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damentale, ontologico diremmo. Ascoltare la parola poetica
In tal senso, la parola poetica unitamente alla musica
accompagnata dalla musica è vuol dire allenarsi
uno strumento utile al paziente alla percezione del bello,
e al caregiver per fermarsi a re-
spirare in una giornata in cui c’è di sé e della cura stessa.
poco tempo per contemplare il
bello. In luoghi dove il bello non
è una priorità, ci si dimentica
che cos’è e ci si abitua al brutto,
allo spiacevole, alla tristezza.
Dunque una contaminazione
possibile, quella tra discipline
artistiche e scientifiche?
In origine parlo proprio della
culla greca dove è nato il sapere
occidentale, non vi era alcuna
distinzione tra discipline artisti-
che, umanistiche, e scientifiche.
Certo, a volte la poesia è stata
additata come attività inutile.
In realtà invece, forse sono
proprio i pensieri inutili, quelli
rivolti alla contemplazione del
bello che consentono alle idee
nuove di sgorgare. Sul piano più
pratico, la difficoltà dei pazienti
e dei caregiver nel far fronte a
una malattia necessita con-
cretamente di cure mediche,
farmaci e terapie, per risolvere la
propria condizione. La scienza
e la ricerca scientifica sono fon- carezza. In ciò la pandemia non mentale da mettere al servizio
damentali per la cura del corpo. ci ha aiutato, il contatto fisico delle cure mediche.
Se pensiamo all’esperienza della era vietato e per mesi, o persino
malattia, a una malattia che ab- anni, abbiamo desiderato quella In termini pratici come riescono
biamo vissuto in prima persona carezza da una persona cara, ma gli artisti a diventare “messag-
o a un nostro caro che è malato irraggiungibile. Per far fronte geri” di bellezza e supportare
o è di recente venuto a mancare a questo malessere emotivo è così i malati?
durante la pandemia, pensiamo necessario cominciare a prati- L’artista riesce a interpretare il
anche a tanti momenti in cui ab- care un ascolto profondo, una mondo per metterlo al servizio
biamo sentito un malessere più compassione che sia come dice della propria visione. Il mondo è
che fisico, emotivo. Un malesse- l’etimologia, comune patimento, qualcosa di orrendo o di bellis-
re emotivo che non può essere che sappia essere espressione simo a seconda del suo volere:
colmato da un farmaco, ma più dell’emozione. E in questo, la può far sentire angoscia, invidia,
da un atto di cura, come una poesia è uno strumento fonda- rabbia o felicità, contemplazione
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