Page 25 - La Voce dei Medici - N°1 - 2023
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stra esperienza familiare con la
demenza. Ho ripreso così a scri-
vere, per meglio esprimere i miei
sentimenti, le mie sensazioni, le
mie vergogne, il mio confronto
quotidiano con la malattia di un
mio caro.
Dopo questa esperienza edi-
toriale coronata da un discreto
successo di vendite, ho scritto
un libro commissionatomi da
una nota casa editrice italiana,
seguito questa volta professional-
mente da una curatrice editoriale,
dalla quale ho imparato tantissi-
me cose. Sono partito dall’idea di
scrivere un volumetto divulgativo
sull’invecchiamento, che conte-
nesse il mio sapere, ma anche le
sensazioni che l’invecchiamento,
genera e produce su di me. Avevo
allora l’età ideale per la scrittura
di quel libro: 63 anni… È così nato: non solo termilogico-lessicale, La presunzione narcisistica di
“Vecchiaia per Principianti” (editore ma anche di comprensione sulla noi medici di aver compreso se-
Laterza). qualità della stessa scrittura. Se gni e sintomi, che si esalta a volte
La scrittura nasce prima di devo scrivere un testo di facile e nell’interrompere un paziente che
tutto da una sensazione, un’idea, diffusa consultazione, parto dal tenta di riferirci le sue sensazioni
un pensiero, talvolta persino da presupposto che chiunque deve durante l’anamnesi, trova nell’au-
un’immaginazione folgorante, capire tutto ciò che scrivo e ten- toascolto e nella scrittura una
che poi si snoda ed articola in to di comunicare. Ma veniamo grande lezione, quella di rispet-
frasi. Poco interessa la crudeltà al compito affidatomi per questo tare il tempo di narrazione dei
delle sensazioni che ci spingono breve scritto: perché scrivo di in- pazienti. Poi riuscire a spiegare in
a scrivere, una volta pensato l’ar- vecchiamento? Innanzitutto per- parole semplici e comprensibili è
gomento, la scrittura mi fluisce ché è la materia che ho studiato una vera arte.
poi lucida e coerente. La corret- per prima come specializzazione, La scrittura mi ha molto aiu-
tezza della “consecutio tempo- che ho amato, approfondito ed tato in questo processo di matu-
rum e modorum” era cosa già è ancor oggi l’argomento di mio razione del mio sapere, del mio
acquisita, dai tempi della scuola, maggiore interesse professio- esistere di uomo e professioni-
infatti la mia età avanzata, mi nale e culturale. Aver scritto del sta. Ho imparato a riflettere e a
ha consentito di studiare in una mio divenire in vecchiaia, mi ha donare più tempo all’ascolto de-
scuola, a torto o ragione, ancora aiutato a declinare anche quanto gli altri, a non farmi prevaricare
fondata su una forte impronta no- i miei pazienti continuano a rife- dall’intuizione clinica, all’esposi-
zionistica e piena di regole, dove rirmi sui loro sintomi e sulle loro zione verbale della persona che
appunto lo scrivere era materia di condizioni. Ascoltare se stessi visito.
studio. Dopo aver gettato le basi aiuta molto ad ascoltare gli altri e Per questo scrivere è ancor
dei miei pensieri, devo continua- scrivere di se stessi è in tal senso oggi, un’altra mia grande pas-
re una sottile opera di revisione una vera medicina… sione.
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