Page 9 - La Voce Dei Medici - n°1 - 2022
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Storie di Donne di Storia
devono fare una gran fatica per le «cronache ufficiali» hanno rim-
essere accettate in questo ban- piazzato la loro storia con un elen-
chetto della parità, per lunghissi- co interminabile di uomini nel quale
mo tempo le donne sono passate fa capolino ogni tanto una regina
attraverso l’equivoco di credere o una cortigiana. La storia delle
che dovessero essere migliori de- donne, avverte Maria G. Di Rienzo,
gli uomini per meritare di occu- femminista e pacifista, non si può
pare posti di privilegio ma questo trovare con il solo ausilio dei libri, va
è un altro modo per discriminare ricercata in storie orali, nelle fiabe e
un genere sull’altro. Il diritto non nei miti, nelle lettere e tra i reperti
Franca Ongaro Basaglia è legato al merito ma nel caso archeologici. Una storia interdisci-
delle donne non si sa perché per plinare di chi la vita la dà, la nutre,
È stata un’attivista e politica ita- la gode e mette in questo modo
liana e, assieme al marito Franco aver diritto, gli spazi bisogna me-
Basaglia, tra i protagonisti del ritarseli, non basta esistere, non sottosopra la storia nota, quella
movimento della Psichiatria Demo- basta esserci, non basta. In realtà fatta solo di guerre e di conquiste
cratica. Pubblicò diversi racconti
per l’infanzia, nonché una riduzione tutti dovrebbero meritare gli spa- economiche. Ecco perché abbiamo
dell’Odissea (illustrata da Hugo
Pratt). Le donne hanno governato e profetizzato,
La conoscenza di Franca Basaglia hanno coltivato e costruito, creato arte e
che nell’ospedale psichiatrico di
Gorizia avrebbe iniziato la “rivolu- scienza, lottato per i loro diritti e per i diritti
zione psichiatrica” cambiò la sua
vocazione come donna e come dei loro popoli
scrittrice. Con il gruppo di psichiatri
e intellettuali che si radunò attorno
a loro, scrisse, curò e tradusse i
testi che saranno la testimonianza
documentaria del lavoro di apertura
che, da Gorizia, iniziò a scuote- zi ma non è così per gli uomini. bisogno della storia delle donne”.
re le fondamenta dell’istituzione Per circa 4.000 anni alle donne si
ospedaliera e che portò, nel corso è raccontata questa favola. Tra- La storia delle donne non si
degli anni, alla legge 180, con cui si
superò l’esperienza dei manicomi mite la storia, ma anche tramite può trovare, e non si può raccon-
in Italia. Dopo la morte del marito, la letteratura, la storia dell’arte, tare, con il solo ausilio dei libri
avvenuta improvvisamente nel 1980, e tramite religioni e leggi e usi sugli scaffali, ma necessita che
ne raccolse l’eredità, continuando,
soprattutto a livello politico, la lotta e costumi. In molte ci crediamo con la stessa accortezza si va-
per l’umanizzazione della medicina ancora e la perpetuiamo. In mol- lutino le storie orali e il folclore,
psichiatrica.
te ci abbiamo creduto, per poi le fiabe e i miti, i diari e le lettere,
scoprirne i limiti e le menzogne i reperti archeologici. L’inseri-
maschili, i bambini in questo e contestarla. In molte non ci ab- mento del linguaggio musicale
modo si rispecchiano con il mito, biamo mai creduto, e alcune han- nel progetto di Enciclopedia vi-
Mazzini, Cavour, Garibaldi, ma le no indagato le origini della favola deo-musicale assume proprio il
bambine no, difficilmente riesco- e altre no. valore della trasmissione auten-
no a trovare modelli con i quali “Le donne hanno governato e tica di queste storie, amplifica le
rispecchiarsi, pena un vuoto di profetizzato, hanno coltivato e co- emozioni che ne determinano il
genere che spesso si tramuta in struito, creato arte e scienza, lottato carattere e suggella la bellezza
senso di inferiorità rispetto al per i loro diritti e per i diritti dei loro dei contributi che ognuna ha of-
genere di appartenenza. Eppure popoli. Sono state diplomatiche e ferto alla storia.
basterebbe raccontare e ridare spie, sacerdotesse e mediche, re- Il recupero della cultura e
vita semplicemente a personag- azionarie e rivoluzionarie, guerriere della simbologia femminile,
gi realmente vissuti. Le donne e pacifiste. C’erano sempre, eppure l’indagine sui modi e sulle cau-
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