Page 17 - La Voce dei Medici - N°1 - 2023
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altro essere umano. L’empatia
è uno strumento che può es-
sere affinato, che deve essere
allenato. Non esistono per que-
sto strumenti migliori delle di-
scipline artistiche: io faccio in
particolare riferimento alla let-
teratura, ma anche, ripeto, tutte
le altre sono un modo per guar-
dare il mondo attraverso occhi
non propri ed è quello che deve
fare il medico nel momento in
cui si trova di fronte un dolore,
una vita e un percorso di malat-
tia che non è il proprio, ma di un
suo simile.
D. Immaginando di avere da-
vanti a te una platea di giovani
medici, quali riflessioni condi-
videresti con loro circa il futu-
ro?
R. Di fronte ad una platea
di giovani medici, a parte fare
loro i complimenti per i sacri-
fici, il percorso di studio che
hanno fatto e che non finirà
mai, perché come in alcune
materie, lo sappiamo bene, la
formazione è continua; quello
che direi è di non ridurre mai
il dolore di chi si ha
di fronte: la malattia
arriva comunque nel
destino di un indivi-
duo di una famiglia
come un uragano e
come tale deve es-
sere trattato, quindi
cercare sempre di ca-
pire che quello che è
ordinario da una parte
è purtroppo drammati-
camente straordinario
dall’altra.
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