Cultura è Salute

Laboratorio di Neuroestetica al Museo Galileo: scienza e arte insieme per indagare la mente umana

11 Marzo 2025

È stato inaugurato il 7 marzo il Laboratorio di Neuroestetica presso il Museo Galileo, frutto della collaborazione tra il Museo e il Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non Lineare (LENS) e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze. Il Laboratorio di Neuroestetica s’inserisce nel quadro del progetto Tuscany Health Ecosystem (THE), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che mira a valorizzare e rafforzare il collegamento tra gli stakeholder regionali nel settore delle scienze della vita, sviluppando un ecosistema innovativo in grado di rispondere alle esigenze di innovazione e formazione nel settore della salute. THE è l’unico degli undici ecosistemi dell’innovazione finanziati dal PNRR che aggrega competenze scientifiche, tecnologiche e di ricerca nel settore delle scienze della vita.

L’inaugurazione, che si è tenuta presso il Museo Galileo di Firenze, era articolata in una sessione mattutina con la partecipazione della Sen. Alessandra Gallone in rappresentanza del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, della Rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, della Direttrice del LENS Elisabetta Cerbai, di Francesco Pavone, LENS e Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze e Presidente del Museo Galileo, e di Roberto Ferrari, Direttore Esecutivo del Museo Galileo.

Nel pomeriggio, il programma è proseguito con un workshop nel corso del quale sono stati presentati oltre 20 interventi da parte di esperti e stakeholders nazionali e internazionali nel campo della neuroestetica. Alle presentazioni è seguita una tavola rotonda con l’obiettivo di avviare la creazione di una rete internazionale di neuroestetica. L’incontro ha segnato l’inizio della collaborazione per l’applicazione congiunta di finanziamenti europei nell’ambito del programma Cost Action, sotto il coordinamento del LENS.

La neuroestetica è una disciplina delle neuroscienze che mira a comprendere i meccanismi biologici alla base della percezione estetica attraverso misurazioni scientifiche oggettive. L’obiettivo non è privare l’arte e la bellezza del loro valore soggettivo e romantico, ma arricchire la comprensione di questi fenomeni complessi con strumenti di analisi innovativi. Il gruppo di ricerca del Prof. Francesco Pavone ha già sviluppato presso il LENS e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze solide basi per lo studio della neuroestetica in ambiente di laboratorio. Tuttavia, la collaborazione con il Museo Galileo offre un’opportunità unica: studiare la fruizione di opere d’arte e bellissimi strumenti scientifici in un contesto museale reale, a contatto con oggetti storici di grande valore culturale.

Il Laboratorio di Neuroestetica si propone quindi di misurare il benessere delle persone che vivono esperienze culturali e artistiche, favorendo una comprensione più profonda dei meccanismi biologici alla base della percezione estetica. Questo approccio apre nuove prospettive nella ricerca sul rapporto tra cultura e mente umana, promuovendo inoltre il concetto di museo (e di altri spazi educativi e culturali) come luogo di cura. Lo sviluppo di un protocollo per esperimenti neuroscientifici non è stato semplice. Dopo mesi di scambi, riflessioni e prove preliminari, il team di ricerca ha raggiunto la forma attuale dell’esperimento. Il Laboratorio sarà presto aperto ai visitatori che su base volontaria vorranno sottoporsi alle misurazioni, che saranno condotte in forma anonima.

Le esperienze culturali, come la visita a musei o l’ascolto di musica, le attività ricreative come danza e pittura, ma anche una passeggiata in ambienti attraenti dal punto di vista architettonico o naturale, e pratiche come la meditazione e la mindfulness sono ormai riconosciute come fattori di benessere per tutti, dalle persone sane a quelle affette da patologie croniche. Come già stabilito in un rapporto del 2019 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, aggiornato poi nel 2023 dal progetto europeo Culture4Health, l’importanza di introdurre tecniche scientifiche per la misurazione oggettiva del benessere si affianca a un ritrovato aumento dell’impatto delle politiche pubbliche e promuove la cultura come elemento integrato nella salute. Inoltre, l’introduzione di approcci standardizzati nella misurazione del benessere potrebbe consentire di confrontare l’impatto di diverse pratiche culturali sulla salute, esplorando, ad esempio, il ruolo di fattori socio-culturali e geografici nella percezione dell’arte.