23 Gennaio 2025
Il romanzo di Riccardo Callori si presenta come un’autobiografia, senza reticenze o correzioni: un atto di onestà intellettuale e di consegna ai più dei retroscena di una famiglia pubblicamente apprezzata ma internamente disunita. Il giovane Riccardo percorre la sua strada di studente che lo porta a diventare un bravo medico che supera via via le sfide che lo porteranno a diventare un ricercatore e un divulgatore apprezzato, un primario conteso fra sanità pubblica e privata: rimanendo tuttavia un “dottore” di stampo antico, capace di sedersi al letto del malato, di tenergli la mano mentre cerca per lui la cura migliore e più accessibile.
Giorgio, spensierato e divertito, liberato dai freni inibitori che invece avevano pesato sull’adolescenza e sulla giovinezza del fratello maggiore, è un conquistatore irrefrenabile: sport, amicizie, leggerezza… che gli saranno di incoraggiamento a sostenere una carriera brillante prima come studente di architettura, poi come professionista. Troverà facilmente lavoro nella Milano dell’edilizia e del design innovativi, tanto da attirare l’attenzione e la proposta di un trasferimento nell’ancora più eccitante realtà statunitense.
L’Autore si presenta sotto pseudonimo; già docente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Con questo libro per la prima volta si rivolge ai lettori di narrativa. Ha vinto il secondo premio per il miglior incipit al concorso nazionale “Le olimpiadi della letteratura”, organizzato dal “Club dei Cento” di Torino ed è stato tra i finalisti del Premio Letterario Internazionale Charles Dickens di San Benedetto del Tronto (AP).