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Sport invernali: i rischi per la colonna vertebrale

14 Gennaio 2025

Sci, snowboard, alpinismo, pattinaggio sul ghiaccio, tutti sport praticati nella stagione invernale e solitamente in un breve periodo, senza un adeguata preparazione fisica potrebbero causare problemi alle articolazioni e alle fasce muscolari, tra cui anche sublussazioni della colonna vertebrale. Come prevenire dolori e fastidi?

Secondo le stime del Sistema SIMON (Sorveglianza degli Incidenti in montagna dell’Istituto Superiore di Sanità) su dati relativi agli incidenti sportivi ad oggi disponibili da varie fonti (CONI, Polizia di Stato, Istituto Superiore di Sanità, etc.), in Italia si verificano circa 30.000 incidenti/anno causati dalla pratica di sport invernali; tra questi 1.500 ca. richiedono assistenza in ricovero ospedaliero (il 5%).

In base alla tipologia di sport si sollecitano maggiormente gli arti superiori e inferiori, ma tutto il corpo e la muscolatura vengono sottoposti a sforzo. Nel caso dello sci, ad esempio, vengono rilevati infortuni agli arti inferiori nel 53.4% e solo il 16,3% interessa gli arti superiori mentre la zona del cranio o della faccia viene coinvolta nel 13.4% dei casi. Per chi pratica snowboard la situazione risulta inversa, sono molto più a rischio gli arti superiori (44.5%), mentre gli arti inferiori risultano interessati in maniera più ridotta (23% dei casi).

Una corretta preparazione agli sport invernali, che non vengono quindi praticati in modo costante, è fondamentale per ridurre il rischio di infortunio. “Liberare le articolazioni prima di sciare può essere fondamentale per evitare questi incidenti– spiega il Dottore Chiropratico Joseph Luraschi ad esempio, lo sci è uno sport che recluta dei muscoli che non usiamo quotidianamente facendo dei movimenti slegati di bacino, ginocchia, schiena e spalle”.

Secondo l’esperto “Ogni attività fisica dev’essere preceduta da una corretta preparazione, a maggior ragione se non viene praticata sempre, perché viene sollecitato tutto il corpo in modo diverso, in base allo sport che si andrà a praticare, l’importante è sottoporsi ad un check chiropratico prima e dopo per verificare che la colonna vertebrale sia correttamente allineata e il sistema muscoloscheletrico comunichi correttamente senza sublussazioni. Quando ci si fa controllare dal Chiropratico, il sistema nervoso reagisce più velocemente, sia a livello neurologico che muscolare, quindi i muscoli lavoreranno meglio anche in caso di cadute, e si avrà un danno minore o un recupero più veloce”.

Quando si parla di Chiropratica non si può prescindere da una delle basi su cui l’intera professione si fonda: la sublussazione vertebrale. Già dalle sue origini la chiropratica presta particolare attenzione a quello che si può definire il disallineamento di una vertebra, rispetto alla sua posizione normale. Secondo i principi della Chiropratica tale disfunzione può essere all’origine di molti disturbi. “Quando si subisce un trauma, di qualsiasi tipo – conclude Luraschi– le ossa vanno fuori posto e anche se non si avverte dolore in quel momento, lo si potrebbe avvertire in seguito, come nel caso di un classico esempio di sublussazione vertebrale. Fondamentale inoltre una mobilizzazione articolare che certamente aiuta a prevenire infortuni e traumi”.

Tutti questi consigli, che il Dottore Luraschi ama chiamare #chirojotips, sono contenuti anche nel libro “Effetto Wow” (Mondadori Electa).