26 Novembre 2024
La Sofrologia nasce, come disciplina medica, nel 1960 in Spagna, nel dipartimento di Neuropsichiatria dell’Ospedale Provinciale di Madrid, ma diventa ben presto una scuola scientifica-filosofica – fenomenologica. Scopo della Sofrologia (sos=armonia; fren=mente, spirito, coscienza; logos=studio, discorso;) è ricomporre l’armonia tra corpo e mente perché l’uomo possa acquisire e mantenere nel tempo il benessere psico-fisico per potenziare e sviluppare le sue capacità e possibilità esistenziali. È una scuola scientifica fenomenologica, derivata dall’integrazione della medicina occidentale con la medicina orientale, le cui ipotesi di lavoro sono state poi confermate sperimentalmente. Dal punto di vista filosofico la sofrologia considera l’uomo un essere originale, indivisibile e trascendente, dotato nelle sue basi esistenziali di una forza, un potenziale energetico che unisce le strutture del corpo alle strutture della mente. Questa forza è la coscienza che permette all’uomo di trascendere se stesso e di entrare in comunicazione con il mondo, con gli altri esseri viventi, con il suo Creatore. La sofrologia è quindi lo studio della coscienza, quella conoscenza che accompagna le nostre azioni ed impressioni. Siamo coscienti quando ci rendiamo conto di ciò che ci accade, di cosa stiamo facendo e dove ci troviamo in quel momento. Tutto questo succede poiché il cervello, attraverso le sue cellule e fibre nervose è collegato a tutto il resto del corpo ed attraverso il corpo, con vari stimoli (visivi, acustici, tattili etc…), è stimolato ed informato. Da questa informazione ed elaborazione scaturisce un’azione, un comportamento, uno stato mentale, un atto di coscienza.
Corpo e mente sono due facce della stessa medaglia, l’uno è il completamento dell’altra: ricomporre questa unità è fondamentale per sviluppare l’armonia biologica e l’equilibrio psico-fisico. Da queste premesse ecco ora la prima definizione della Sofrologia data dal suo fondatore, prof. Alfonso Caycedo: “La Sofrologia è una nuova scienza o scuola scientifica che studia la coscienza umana partendo da nuove concezioni, ricerca le sue strutture e possibilità utilizzando metodiche e tecniche psico-fisiche che, agendo sulla coscienza stessa, producono modificazioni positive con finalità profilattiche (di prevenzione), terapeutiche e pedagogiche.” Il grande passo che si è fatto con la sofrologia consiste nel poter offrire al paziente ansioso, depresso o affetto da vari disturbi psico-somatici e/o comportamentali, un metodo naturale di allenamento che oltre ad eliminare i vari sintomi permette di rinforzare le strutture della personalità, le capacità della coscienza ed il sentimento del corpo (schema corporeo positivo) in cui alberga e da cui emerge la coscienza. Queste metodiche e tecniche psico-fisiche, se applicate ai ragazzi dai 6 anni in poi, contribuiscono notevolmente alla loro crescita psico-fisica facendo emergere il lato positivo della loro personalità.
Sviluppando sentimenti di autostima, di autosicurezza, di armonia biologica, di pace e di amore, questi ragazzi saranno in grado di attutire e dileguare nel tempo il disagio esistenziale quotidiano.
Saranno così capaci di creare delle forze interiori che impediranno la deformazione e manipolazione della loro coscienza a causa di forze esteriori negative. Non avranno bisogno di alcool o sostanze stupefacenti per “sentirsi bene”. Le basi teoriche della sofrologia sono state verificate scientificamente da test psicologici e dalla farmacologia endogena: l’allenamento quotidiano, stimola ed attiva le vie sensitive-sensoriali del parasimpatico (che insieme all’ortosimpatico costituisce il sistema nervoso autonomo neurovegetativo) preposto alla conservazione e alla rigenerazione cellulare. Si producono così sostanze che danno vasodilatazione, che innalzano l’umore (serotonina), che innalzano la soglia del dolore (endorfine), …tutte sostanze che mettono a riposo i vari organi e determinano una omeostasi tra sistema nervoso, endocrino ed immunitario.
Viceversa in situazioni frustranti e negative si attiva il sistema ortosimpatico, con produzione di sostanze antagoniste a quelle prima elencate, poiché l’organismo si prepara per un combattimento o per una fuga. Si capisce da ciò come oggi, con una vita sempre più stressante, le tecniche e metodiche sofrologiche sono indispensabili per combattere ed attutire gli effetti dello stress, senza ricorrere a sostanze farmacologiche o stupefacenti. La sofrologia non fa altro, con metodiche e tecniche psico-fisiche, che arrivare alla mente attraverso il corpo: la via più naturale e fisiologica che ci sia.
Per capire bene come avviene ciò bisogna ripartire dalla coscienza. Abbiamo detto che la coscienza è la forza integratrice di una dinamica corpo-mente e allora come forza la possiamo quantificare e qualificare. Abbiamo così gli stati di coscienza (che sono le qualità della coscienza stessa) ed i livelli di coscienza (che sono gli aspetti quantitativi della medesima). Abbiamo tre livelli: veglia, sonno ed un livello intermedio, tra la veglia ed il sonno, che Caycedo chiama livello sofroliminale. Tutte le tecniche e metodiche sofrologiche vanno praticate a questo livello di coscienza, verificabile anche con l’elettroencefalogramma con produzione di onde alfa.
Nel ventaglio della vita ideato da Caycedo, i vari simboli indicano:
- i segni + indicano le strutture sofroniche
- i segni – indicano le strutture anafroniche
- i segni N indicano le strutture neutre
- i segni H indicano le strutture mute
A questo livello di coscienza vi è un equilibrio energetico tra i due emisferi cerebrali ed il soggetto ha la possibilità di integrare nella propria coscienza tutte quelle sensazioni benefiche e rigeneranti che dal corpo, tramite gli organi di senso, arrivano alla mente. A livello sofroliminale, cambiando coscientemente le azioni e le reazioni del nostro cervello possiamo rimodellare le reti neurali così da far emergere nuove abitudini e nuovi comportamenti consoni ad uno stile di vita di vero benessere. Attraverso l’allenamento, a questo livello di coscienza, possiamo modificare lo stato di coscienza: passare da uno stato di coscienza patologica (dove dominano vissuti frustranti e negativi) ad uno stato di coscienza ordinario (dove vissuti negativi e positivi si equivalgono) e continuando nell’allenamento (disciplina esistenziale) ad uno stato di coscienza positivo che Caycedo chiama coscienza sofronica (dove prevalgono vissuti gratificanti e positivi che creano armonia biologica, equilibrio psicofisico ed il soggetto scopre e conquista i veri valori esistenziali che danno senso alla sua esistenza). Ecco la necessità di affiancare alla psichiatria ed alla psicologia una scuola scientifica comportamentale come la sofrologia.
Quindi per stare bene nel corpo e nell’anima non c’è bisogno di alcun farmaco o chissà quale marchingegno tecnologico rivoluzionario. Bisogna solo far funzionare in maniera corretta il nostro “personal computer”. Corpo e mente, infatti, costituiscono un assemblaggio di hardware e software veramente straordinario. Penetrare nella nostra intimità più profonda e remota, per cogliere le manifestazioni della nostra vitalità, è un’esperienza straordinaria che ognuno di noi dovrebbe sperimentare quotidianamente. Capire come è fatta la nostra macchina, ma soprattutto imparare a “sentirla”, ci aiuta a saper percorrere anche le strade più impervie. La guarigione del corpo è secondaria alla guarigione dello spirito, non si ha nessuna guarigione se non si sale spiritualmente, ma è attraverso il corpo che si arriva allo spirito.
L’evoluzione che si propone in chiave sofrologica, non si esaurisce con il superamento del dualismo mente-corpo, ma va oltre, comprendendo come elemento essenziale anche l’esistenza. Dalla triade soma-mente-esistenza nasce e si sviluppa il complesso fenomeno della corporalità, che si articola in tre momenti fondamentali:
- la riappropriazione del proprio corpo, attraverso la sua conoscenza (riconoscimento mediante l’esperienza vissuta e non per mezzo di percorsi razionali) ed il suo controllo, non con il dominio, ma con l’autogestione delle risorse;
- l’insorgere della sensazione, che diventa percezione, della propria globalità che esprime la nostra unicità: il corpo che io ‘sono’, non il corpo che ‘ho’;
- il conseguimento della consapevolezza che quanto è stato conquistato ha senso solo se riferito al mondo nel quale siamo inalienabilmente e costituzionalmente in rapporto.
In sintesi, i tre momenti possono essere espressi così:
avere un corpo -> essere un corpo -> essere un corpo che esiste. Passare da una conoscenza del ’come siamo’ a una consapevolezza del ‘chi siamo’.
Come avviene per il corpo di un atleta, che ha bisogno di allenamento quotidiano per arrivare a certe prestazioni, anche il nostro cervello per ottenere certe “performance” ha bisogno di allenamento (senza di esso non potremmo creare nuove sinapsi e reti neurali positive per rimuovere quelle che, con i loro contenuti negativi, generano la malattia). Purtroppo nelle nostre università vige ancora la conoscenza galileiana: la verità trovasi nell’oggetto, per cui il medico fa anamnesi, raccoglie dati e vede ciò che manca al corpo, trascurando la mente, la coscienza. La Sofrologia è una scienza fenomenologica: la conoscenza scaturisce dall’incontro soggetto-oggetto, non vi è dicotomia corpo-mente, ma io mente incontro il mio corpo, sospendo ogni pregiudizio, e colgo il fenomeno, non quello che appare, ma ciò che è. In tal modo posso sperimentare e vivere l’armonia corpo-mente-coscienza per stare bene con me stesso, con gli altri, con il Creatore, con la natura, con l’universo intero. L’uomo può così essere protagonista della propria esistenza attraverso tecniche di autocondizionamento degli stati di coscienza che modificano la percezione di sé stessi, del mondo e degli altri e scoprire come raggiungere in modo naturale la serenità, l’armonia, la pace ed attivare una farmacologia endogena per ripristinare una omeostasi tra sistema nervoso, endocrino ed immunitario, potenziando e rafforzando lo stato di salute biologica e mentale. Una scienza della coscienza positiva che, anziché partire dall’esame dei fenomeni patologici, si basa sull’osservazione di quelli armonici che sono espressione del benessere e dell’armonia fisica e mentale. Il suo obiettivo è il rinforzo globale della personalità che si attua attraverso il continuo allenamento di tecniche psico-fisiche.
La psicoterapia sofrologica fornisce all’uomo di oggi strumenti e tecniche per conquistare autonomamente il proprio benessere individuale consentendogli anche di trasferirlo nel mondo circostante e di influire su di esso, gettando le condizioni per il superamento dell’ansia, dell’angoscia, della depressione, dello stress sempre più spesso causa ed effetto delle psicopatologie attuali e delle malattie psicologiche e psicosomatiche caratteristiche delle società avanzate. La sofrologia rivaluta il corpo nella sua realtà biologica e spirituale. È ormai da millenni che le tradizioni orientali dimostrano agli uomini che l’allenamento ed il dominio della coscienza corporea ci porta all’incontro con la coscienza morale nel senso che la spiritualità trascendente si consegue partendo dal corpo; la via corporea è quella della salute, del superamento, della perfezione, dell’incontro, della salvezza, e ciò sempre prescindendo dalle diverse ispirazioni e credenze.L’uomo ha nella sua corporeità il mezzo della sua spiritualità o detto in termini più sofrologici: nel nostro corpo stanco e angosciato si trova il ponte della nostra armonia e del nostro benessere integrale.
Nell’anno 2000, insieme al Prof. Giancarlo Pantaleoni ed altri amici, fondammo l’ASCA (Associazione Sofrologica Caycediana Aquilana) proprio per far conoscere e praticare la Sofrologia nel nostro contesto socio-sanitario al fine di “educare alla salute” l’intera popolazione: dai bambini (iniziando dalle scuole) agli adulti. Purtroppo con l’evento sismico del 2009 questo progetto si è interrotto, ma non la volontà di riprenderlo. Con ancora più entusiasmo vogliamo ora attivare a L’Aquila un centro di sofrologia dove gli utenti possano apprendere questo linguaggio corpo-mente-coscienza per addentrarsi nella loro corporeità: in tal modo il corpo sarà ora sedia ora zaino, sia per riposare una corporeità stanca sia per disporre, in ogni momento, di una energia supplementare per percorrere con gioia il cammino esistenziale. Dobbiamo promuovere la diffusione e l’apprendimento di questo linguaggio base della salute ed investire in essa, al posto di pagare la malattia che è sempre più costosa. Abbiamo bisogno di “centri di salute” e non di “servizi di malattia”, poiché è il malato che deve essere curato. Ma come dice A. Mahler, ex Direttore Generale dell’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità), “la maggior parte delle facoltà prepara i medici non tanto per aver cura della salute, bensì per esercitare una medicina che non vede altro che la malattia o i mezzi tecnici per combatterla. Sempre c’è un professionista disposto a somministrare un nuovo medicinale perché il paziente fugga da sé stesso. La dipendenza dal farmaco annulla la capacità di lottare: ricorriamo ai farmaci anche per casi banali; necessitiamo, insisto, di centri di salute, non di servizi di malattia. Sviluppando le motivazioni al benessere nell’intero ciclo della propria vita e coltivando le ragioni della salute, anziché preoccuparsi di quelle della malattia, il cittadino del futuro potrà imparare a vivere le fasi critiche della sua vita, gestendole dal di dentro, ascoltandosi nei sintomi e comprendendo in essi i segni dello squilibrio biopsichico e, quindi, la necessità di occuparsi del corpo e della mente per ritrovare la salute.”
Operare in funzione della salute per non doversi preoccupare della malattia significa promuovere le condizioni del benessere: è questa la sfida sanitaria degli anni che verranno. Le metodiche sofrologiche, oltre ad essere utilizzate in medicina, trovano larga applicazione nel sociale per interventi preventivi e pedagogici a gruppi di persone:
- Nel mondo del lavoro, dove la nuova idea “il saper essere viene prima del saper fare” ridimensiona il quoziente di intelligenza (QI) e da grande rilievo al quoziente emozionale (QE) mettendo l’accento su un fattore molto importante: la possibilità di utilizzare in maniera costruttiva l’energia emozionale e la possibilità di dominare le emozioni. La Sofrologia offre alle aziende, agli enti pubblici e privati, un metodo operativo per la gestione dello stress, per migliorare la produttività, il rendimento lavorativo e l’interazione sociale.
- Nel mondo dello sport, dove l’effetto positivo degli allenamenti sofrologici si è evidenziato soprattutto nella capacità, da parte dell’atleta, di sviluppare l’autocontrollo emozionale, la sicurezza di sé e l’autopercezione, determinanti inequivocabili del successo finale.
- Nel mondo della scuola, dove l’alunno, oltre a conquistare una maggiore capacità di produzione intellettiva, migliora la percezione di sé, acquisisce una maggiore sicurezza ed autostima, impara a controllare la sua emotività ed i suoi stati d’animo; migliora i rapporti interpersonali e socio-affettivi con i compagni e l’insegnante, migliorando così la dinamica di gruppo.
Queste applicazioni, tanto diffuse negli altri stati, stentano a decollare in Italia perché la Sofrologia è poco conosciuta e non ancora materia di studio nelle nostre università.
L’associazione A.S.C.A., attivata nell’anno 2000, era nata per divulgare nel nostro ambiente socio-sanitario la teoria e la pratica della Sofrologia, che, sulla base di una valida sperimentazione scientifica, ha dimostrato che le metodiche e le tecniche sofrologiche sono in grado, allorché si praticano in modo conforme, di ripristinare l’equilibrio psico-fisico e potenziare in toto la personalità. La Sofrologia è la terapia comportamentale elettiva per correggere comportamenti e stili di vita negativi (uso e abuso di sostanze stupafacenti, alcolismo, tabagismo, lotta al bullismo, anoressia, bulimia, etc.)
L’attivazione del Centro di Sofrologia vuole riprendere quando fatto con l’ASCA e continuare in un percorso di crescita promuovendo e realizzando progetti nel sociale: mondo della scuola, mondo dello sport, mondo del lavoro. Il sogno è di attivare a L’Aquila una scuola di formazione per medici, psicologi, pedagogisti, ma anche insegnanti, fisioterapisti, logopedisti ed infermieri (una vera integrazione socio-sanitaria). La speranza è di trovare una classe politica ed imprenditoriale che voglia investire in questi progetti di vera cultura del “ben-essere”, poiché l’armonia biologica e psico-fisica è la base esistenziale di partenza su cui poter poi costruire tutte le altre attività umane.
La Sofrologia nasce nel 1960 in Spagna, ma è oggi diffusa in tutto il mondo (in ben 54 nazioni). In Italia un decreto del Ministero della Sanità del 16 giugno 1990, pubblicato sulla G.U. n°158/1990, riconosce la Sofrologia come terapia medica e ne autorizza l’applicazione presso le case di cura neuropsichiatriche e riabilitative (fisioterapiche, logoterapiche, etc.). Purtroppo in Italia mancano medici e psicologi specialisti in sofrologia, così la pubblicazione sulla G.U. N°158/1990 non ha avuto alcuna attuazione. Chi scrive ha già fatto questa esperienza su di sé ed ha visto la trasformazione, in senso positivo, di tante altre persone che hanno ritrovato il sorriso e la speranza attraverso un training di gruppo. Sono a disposizione di tutti sia per problemi personali sia per organizzare corsi di Sofrologia.
“La salute sta tanto al di sopra di tutti i beni esteriori che in verità un mendico sano è più felice di un re malato” (Arthur Schopenhauer, 1788-1860)
Per ulteriori approfondimenti, chiarimenti, richiesta di materiale informativo potete consultare i miei due siti web:
http://lasofrologiacaycedianaaquilana.jimdo.com/
http://www.scuoladisofrologia.altervista.org/
Nel mese di settembre 2020, il gruppo CTL editore – Livorno, ha pubblicato il mio secondo libro: “Sofrologia – Medicina del Benessere”, in vendita in tutti gli store online e nelle librerie.