18 Settembre 2024
Premesso che lo studio del pannello trombofilico è utile nei casi di accertate problematiche ematologiche, in questo articolo puntiamo l’attenzione al ruolo dell’MTHFR (con le sue due varianti C677T e A1298C) che fanno parte del pannello della trombofilia genetica. Da quando è scoppiata la pandemia, lo studio del pannello trombofilico ha avuto un approfondimento maggiore rispetto al passato. La presenza delle mutazioni riscontrate nel pannello veniva però considerate unicamente come aggravanti delle condizioni cliniche in presenza di Covid o di vaccinazione anti-Covid. Nello specifico, venivano ricercate maggiormente le varianti del fattore V Leiden e del fattore II protrombina. Le conseguenze delle mutazioni del pannello trombofilico, invece, comprendono anche problematiche collegate al sistema riproduttivo.
Le due varianti C677T e A1298C sono conseguenza del fatto che il gene MTHFR permette la trasformazione della omocisteina in metionina, che fa parte degli aminoacidi essenziali ed è quindi fondamentale per la produzione delle proteine. Inoltre, la mutazione MTHFR è un difetto genetico la cui conseguenza è l’incremento di omocisteina nel sangue.
La trasmissione di questo difetto genetico avviene con modalità recessiva, ciò significa che la malattia può esprimersi quando il genotipo è omozigote. Ciò significa che entrambi i genitori eterozigoti (portatori sani della malattia) trasmettono tale difetto genetico in omozigosi (manifestazione della patologia). A livello europeo, la percentuale della popolazione interessata alle mutazioni MTHFR è del 3-3,7%, di cui il 42-46% è eterozigote ed il 12-13% è omozigote.
La presenza della mutazione viene effettuata su sangue venoso con l’identificazione del livello dell’omocisteina, e viene confermato con la tecnica di biologia molecolare. L’esame può essere consigliato su indicazione del medico e come parte degli screening preconcezionali.
Nelle donne può comportare, in caso di ricerca di gravidanza, oltre che il rischio trombotico, con il possibile mancato impianto dell’embrione, poliabortività, inoltre, difetti del tubo neurale durante lo sviluppo fetale (es. spina bifida), gestosi ed ipertensione arteriosa. Secondariamente, la variante A1298C dell’MTHFR può essere responsabile di colon irritabile, fibriomialgia, disturbi legati all’umore.
Dai dati della letteratura internazionale, confermati anche dagli studi di metanalisi, è stata evidenziata l’infertilità maschile (Polimorfismo genico MTHFR e uomini infertilI nella popolazione Indiana.) PubMed: Akash More Luglio 2022. -Infertilità femminile:uno studio retrospettivo-PudMed: Hong Zeng Marzo 2022
In conclusione, è fortemente raccomandabile ampliare indagini delle mutazioni MTHFR anche nel sesso maschile, in caso di coppie considerate infertili in quanto questo potrebbe essere la causa della loro infertilità. In aggiunta, è importantissima la prevenzione, in parte possibile tramite la preventiva assunzione della metionina, che permette un miglioramento del quadro clinico determinando il mancato accumulo nel sangue dell’omocisteina.
Fabio Perricone – Ginecologo, esperto di Medicina della Riproduzione ed Endocrinologia Andrologica - Medicina Clinica e Sperimentale. Membro del comitato scientifico della Fondazione Mediterraneo. Prof. Corrado Perricone – Ematologo e già responsabile del Centro di Immunoematologia dell’AORN Santobono Pausilipon, già componente del Consiglio Superiore della Sanità. Responsabile del comitato scientifico della fondazione Mediterraneo