24 Marzo 2023
Carlo Soricelli, curatore dell’Osservatorio nazionale morti sul lavoro di Bologna http://cadutisullavoro.blogspot.it, unico osservatorio che monitora tutti i morti sul lavoro, anche i non assicurati a INAIL, attivo dal 1° gennaio 2008, risponde agli articoli del Dottor Gian Piero Sbaraglia, che più volte tramite “La voce dei medici” ha richiamato l’attenzione su questo tema spinoso.
Sottolinea Carlo Soricelli: “Condivido tutto quello che ha scritto sui morti sul lavoro, purtroppo la situazione è molto più grave di quella che appare all’opinione pubblica, i morti per infortuni sul lavoro sono molti di più, dai 300/500 morti spariscono dalle statistiche. L’INAIL spaccia come rappresentativi i “suoi” morti sul lavoro, come se fossero rappresentativi di tutto il panorama lavorativo, ma non fa nessun monitoraggio e raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio dai suoi assicurati. Ma oltre 4 milioni di lavoratori non sono assicurati a questo Istituto; poi ci sono i morti in nero, che sono ogni anno un terzo, a volte di più di tutti i morti sui Luoghi di lavoro. Lo denuncio da 15 anni a tutti i livelli, ma nessuno va a vedere se quello che scrivo è vero: i morti sul lavoro dell’Osservatorio sono tutti registrati in tabelle Excel per giorno mese e anno della tragedia, identità della vittima, provincia e regione dell’infortunio mortale, professione, anche se in nero, nazionalità e cenni sulla tragedia. Ma c’è un muro di gomma che però si sta sgretolando, l’Osservatorio ha già avuto in questi anni oltre 3 milioni di visitatori che sanno bene qual è la vera dimensione del fenomeno. Non si potranno mai fare interventi seri se non si inseriscono anche i non assicurati INAIL nel conteggio dei morti. Tra qualche settimana faremo un’Associazione dei morti sul lavoro. Al Senato hanno votato positivamente per una Commissione Parlamentare d’inchiesta su queste tragedie. Prima firma il Senatore Marco Lombardo; vediamo se si riesce a scardinare questo muro di omertà, probabilmente mi chiameranno in udienza. Vediamo come si muoveranno. Grazie dell’attenzione e del suo scandalizzarsi su queste tragedie”.