18 Settembre 2024
La nuova campagna vaccinale quest’anno è stata anticipata al 26 0ttobre invece del 26 novembre, la novità consiste nel fare una doppia vaccinazione: per l’influenza e per il COVID-19.
Premesso che la vera prevenzione efficace doveva essere l’igiene e la mascherina correttamente indossata, la programmazione di vaccinare contemporaneamente contro l’influenza ed il COVID-19 è discutibile per due motivi fondamentali.
Perché non è auspicabile la doppia vaccinazione?
Il primo motivo, che riguarda l’antinfluenzale, consiste nel fatto che, trattandosi di un vaccino tetravalente con antigene di superficie inattivato, comporta la produzione di anticorpi selettivi con grande stimolazione del sistema immunitario. Ciò potrebbe renderlo non indicato per tutta la popolazione, infatti, a causa di una fisiologica carenza dell’attività del sistema immunitario, dopo i cinquant’anni si verifica una graduale riduzione nella produzione di anticorpi selettivi.
Il secondo motivo che sconsiglia la doppia vaccinazione riguarda la proteina Spike. Da quando, a seguito della vaccinazione anti COVID-19, la proteina Spike è stata trovata in vari tessuti, compreso l’apparato circolatorio, mentre nel giro di sei ore non doveva restarne traccia sarebbe opportuno mettere anche in discussione la stessa vaccinazione del COVID-19.
Da considerare che tutti i vaccini sono fondati sulla presenza della proteina Spike come tale o indotto, sottolineando che la proteina Spike è tossica! Così le maggiori incognite sono legati a RNA e DNA rendendo imprevedibile la quantità di Spike prodotta e da dove viene prodotta e depositata.
In effetti non si trattava di un vaccino ma di una terapia genica (terapia senza esperienza pregressa ed adeguata sperimentazione) ritenuta a volte responsabile di gravi effetti collaterali. Sarebbe stato opportuno evitare la vaccinazione di massa e offrire una libera scelta al paziente senza alcun obbligo. Occorrevano inoltre, come da noi detto e ripetuto, specifiche indagini preliminari.
Ci sembra opportuno ipotizzare anche una prevenzione con l’indagine della funzionalità del sistema immunitario attraverso analisi specifiche come la tipizzazione linfocitaria che permette di verificare la normo funzionalità del sistema immunitario. Per quanto riguarda il virus influenzale bisognava accertarne la natura mediante tamponi e ricerca degli anticorpi selettivi così come è avvenuto per il COVID-19.
Prof. Corrado Perricone – Ematologo e già responsabile del Centro di Immunoematologia dell’AORN Santobono Pausilipon, già componente del Consiglio Superiore della Sanità. Responsabile del comitato scientifico della fondazione Mediterraneo.
Dott. Fabio Perricone – Ginecologo, esperto di Medicina della Riproduzione ed Endocrinologia Andrologica - Medicina Clinica e Sperimentale. Membro del comitato scientifico della Fondazione Mediterraneo.