8 Aprile 2022
Cos’è la Pace? A mio avviso ci sono tanti tipi di Pace: LA Pace Romana, la Pace Cristiana, quella dei Figli dei fiori e altre ancora. Tutte che si avvicendano nella STORIA, passando il Testimone alla Guerra: avvicendamento inesorabile e naturale come il Giorno e la Notte. Perché la Sostanza dell’Uomo è fatta di sogni, ma anche di incubi.
Il Canto di Calliope
LA PACE
“Urlo” di Ginsberg e la Pax americana
La Beat Generation e i suoi cantori
forse hanno avuto fin troppi allori,
loro che, nati ribelli e schivi sognatori,
finirono per fare hollywoodiani attori,
servi dell’odiato star system americano
dove gli utopistici sogni passano la mano
alla cruda realtà, dove il denaro è sovrano
con il solito aureo copione ebraico – cristiano.
I Figli dei fiori sfaccendati promiscui e drogati
girano il mondo per seminare i loro surrogati
con vecchi proclami di nuove morali e religioni
disprezzando tutto il sistema dei poveri coglioni,
dei poveri fessi che sgobbano ogni giorno fottuto
permettendo loro di godere ogni giorno vissuto,
furbescamente assai, a scopare e bere e fumare
scrivendo fasulle anarchiche cazzate e urlare
contro una Società che non sa dove andare,
con la compiacenza di avidi editori falsi liberali
che arricchiscono pubblicando dei versi amorali
ingannando così le deboli menti di giovani esitanti
che invece abbisognerebbero di esempi incoraggianti.
Che fare di fronte a questo vetero cascame marxista
se sei zittito come Fascista? Rispondo che so’ Romanista!
Che fare di fronte e contro questo fasullo irenismo?
Rispondo che fu ed è causa di morte fame e disfattismo!
Buttiamo a mare questi falsi poeti e il loro supporto,
portiamo la nostra nave in qualche sicuro porto,
sperando che non ci scappi il morto!
Scusate ma ho forse torto?
Orazio e la Pax Romana
Si bene te novi, metues, liberrime Lolli
Virtus est medium vitiorum
Nunc est bibendum et libero pede pulsanda tellus
Al di là del gradito omaggio al mio nome gentilizio
cui dedica una sua famosa epistola il buon Orazio,
Orazio cui non perdono il vecchio liceale strazio,
devo oggi confessare che i suoi bei versi moderati
che nella lontana gioventù non avevo mai amati
perché mi parevano cortigianeschi ed edulcorati,
in vecchiezza li trovo commoventi ed esaltanti,
quel Carmen Saeculare, Peana alla Pax Romana
che, dopo solo guerre, appare una poesia strana
e odio invece quei versi di Marziale e Giovenale,
belle frecce si! ma avvelenate contro l’imperiale
Città Eterna … nella sua fatale fase terminale.
Frecce che sembrano delle maramaldate
secondo me e voi come le chiamate?
L’Arte, è vero, non ha una morale
ma davvero mi fa star male!
La Pax Cristiana
Che dire infine degli scritti degli Apologisti Cristiani?
Parole degne più di invasati che di esseri umani
di invasati che, quali infami iene scatenate,
del Romano corpo ormai morto se ne son cibate
inventando martiri e bugie sbugiardate?
Una Pace senza Verità
è una Pace a metà!
Ma durerà?
La Pax Cristiana – Germanica
Ma quei Cristiani non mai sazi del pasto infame
Dopo aver sparso sugli avi propri fetido letame,
convinsero poi altri sprovveduti timorosi Italiani
che i feroci invasori Germani erano, dei Romani,
I divini eredi naturali millantandoli veri italiani,
per dividere con loro, dell’Impero, le sacre spoglie
e astutamente placare le belluine barbare voglie
degli iperborei Svevi e dei loro dinastici campioni
per cui i biondi Hohenstaufen divennero Scipioni.
Ma il frutto di tale innaturale forzosa comunione,
fu velenoso sia per la Chiesa che per la Nazione,
generando lutti tra bianchi-neri Guelfi e Ghibellini
Padri ed Eredi entrambi di quei giochi di assassini.
La Pax Cristiana… continua
Fu corsa fra gli italiani per creare conventi
per opera di frati dalla spiritualità esagitata
mentre taciti Germani vigorosi e prepotenti
erigevano i loro castelli e, nella città murata,
imponenti Chiese per benedire la loro Casata.
E furono le estatiche lodi di Francesco al Creatore
e le dolci cortigianerie dei Trovatori al loro amore
finché non arrivò un Guelfo o forse un Ghibellino
che nelle sue invettive di nobile esule pellegrino
condannava l’arrogante avarizia della Chiesa
dimentica perché in Terra un dì era discesa,
le lotte fratricide dei prepotenti della Terra
che regalavano ai sudditi soltanto guerra.
Sommo poeta fu il primo ad usare il volgare italiano
e, degli uomini la vita, morte, ragione e sentimento
poetando, dalle ceneri del passato greco-romano
creò il nuovo Umanesimo e iniziò il Rinascimento.
Il Rinascimento e la sua Pax
Venne il Rinascimento dalle cento città-capitale
Tutte ricche d’arte perché altrimenti non vale!
I poemi erano belli ma per lo più cortigianeschi
che dovevano compiacere solo i preti e i tedeschi.
Nacque il bell’italiano ma erano morti gli Italiani
e senza una Patria, l’un contro l’altro come cani.
Il Risorgimento: Pax et Bellum
Dopo vari secoli di silenzio, della Patria Musa
ricominciò quel canto cui non era più adusa,
l’Italia ma, inascoltati i Mazzini e i Garibaldi,
essa rinacque dandosi ad aristocratici ribaldi.
Ora l ’Italia era fatta ma non gli Italiani ancora,
ci fu un’altra carneficina ma non bastò ancora!
Allora la voce del Vate condannò l’alleato delitto
della Vittoria mutilata e dei Morti del Conflitto.
La sua voce altisonante non rimase inascoltata
e finalmente Roma riebbe la Gloria cui era destinata.
Conclusione dolce amara di Calliope
Io canto il Passato ed il Presente,
dolce terribile non perdono niente!
La Pace e la Guerra sempre presenti
e nella Storia umana sempre ricorrenti!
E la mia voce nasce dalla vita della gente,
e anche di quanto esiste nella vostra mente
e di quanto c’è in Cielo e in Terra, indifferentemente!