18 Settembre 2024
La conferenza ha acceso i riflettori sulle nuove esigenze di salute globale, emerse dopo la pandemia di Covid-19, e sulle modalità per affrontarle adeguatamente. Tra le priorità: favorire la trasparenza e la cooperazione a livello internazionale.
Il 15esimo appuntamento con la “Giornata Europea per i Diritti del Malato” ha acceso i riflettori sull’esigenza di implementare trasparenza e cooperazione a livello internazionale per affrontare le nuove esigenze di salute globale, emerse dopo la pandemia di COVID-19, e per supportare adeguatamente i diversi sistemi sanitari nazionali, messi a dura prova dall’emergenza sanitaria. Nonostante la pandemia di Sars Cov-2 sia stata totalizzante, tutte le altre patologie non hanno cessato di esistere ed anzi molte di queste si sono aggravate. Altre non sono state diagnosticate, a causa dei mancati controlli e dei ritardi nelle visite.
La pandemia ha dunque acceso i riflettori sulle priorità urgenti dei prossimi mesi, rendendo chiaro a tutti che sarà fondamentale saper rispondere prontamente alle nuove necessità gestendo servizi, costruendo alleanze, cooperazione, mobilitando risorse sia umane che economiche, introducendo e promuovendo nuove pratiche.
Da qui la necessità di presentare anche un “Manifesto” con 10 raccomandazioni che 32 associazioni di 15 Paesi hanno firmato e indirizzato alle istituzioni:
- incoraggiare iniziative affinché in ogni Paese siano coinvolti i cittadini nell’uso dei fondi del Recovery Plan al fine di migliorare il sistema sanitario
- coinvolgere un grande numero di attori civici e sociali attivi e attenti al fine di migliorare i sistemi sanitari europei
- monitorare l’impatto sui pazienti non-Covid delle scelte legate alla pandemia
- garantire con urgenza le procedure di accesso, diagnosi, immunizzazione, screening e terapia
- garantire sistemi di cura ben finanziati per il dopo-Covid
- supportare la transizione al digitale
- realizzare per l’intero percorso di vita un approccio di prevenzione per le patologie croniche
- rafforzare l’approccio ad una “One Health” per prevenire future pandemie
- sviluppare un Manifesto per i diritti dei pazienti con comorbidità
- inserire al centro della Conferenza per il futuro dell’Europa il tema della “Salute per tutti i cittadini europei”