18 Settembre 2024
Non solo i vaccini contro il COVID-19. In 15 Regioni italiane è iniziata anche la somministrazione di anticorpi monoclonali in grado di ridurre le complicanze e i ricoveri dei pazienti con sintomi lievi.
La lista è in continuo aggiornamento, ma intanto in almeno 15 regioni italiane è iniziata la somministrazione di questi farmaci sui pazienti con sintomi lievi o moderati di COVID-19, che presentino particolari fattori di rischio come obesità, diabete con complicanze, dialisi o trapianto. Numerosi gruppi di ricerca di tutto il mondo continuano a lavorare allo sviluppo di anticorpi monoclonali efficaci contro il Covid-19, ma al momento solo due, quelli della Regeneron e di Eli Lilly, sono in commercio, approvati dall’Aifa.
Questi farmaci possono essere somministrati endovena in centri specialistici a pazienti selezionati dalle Usca e dai medici di medicina generale. La Liguria ha fatto da apripista: qui almeno 11 i pazienti hanno ricevuto la terapia. Nel Lazio sono 11 le strutture che possono somministrare gli anticorpi monoclonali; questa regione è stata anche la prima ad aver avviato una sperimentazione con questi farmaci presso l’Istituto Spallanzani. Dal 19 marzo i farmaci sono stati somministrati nelle Marche e in Campania, poi si sono mosse nella stessa direzione anche Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Friuli Venezia Giulia.
Il 22 marzo scorso sono arrivate le prime dosi anche in Toscana, dove sono state individuate finora 12 strutture idonee per questo tipo di terapia. Partite le somministrazioni anche in Piemonte ed Emilia-Romagna; il 25 marzo è stata fatta la prima consegna all’ospedale Perrino di Brindisi e i farmaci sono arrivati anche in Lombardia, dove i centri autorizzati sono già 17. Dal 27 le prime somministrazioni hanno riguardato Sicilia ed Abruzzo.