18 Settembre 2024
La testimonianza del dottor Nicola Graziano ci ha trasportato in un mondo dove la forza della vita prevale su tutto.
Il COVID-19 non ferma la vita. E’ una delle pochissime immagini positive della situazione che stiamo vivendo. Quello della procreazione, già di per sé l’atto d’amore per eccellenza, si veste oggigiorno di un nuovo significato, ancora più simbolico, di speranza per il futuro. Un messaggio di rinascita, come a dire “la vita va avanti, nonostante tutto”, che anima il cuore delle future mamme, in balìa di tante emozioni contrastanti come la paura, mista ad incertezze, ma anche emozione, gioia, trepidazione di accogliere tra le braccia il nascituro. Una gravidanza che, in questo contesto, viene portata avanti in un modo tutto nuovo: nessuno poteva immaginare l’attuale scenario. Eppure, colpa del virus, la quotidianità è inesorabilmente cambiata per tutti, anche per chi aspetta di mettere al mondo un nuovo essere umano. Ma ripartiamo proprio da loro, da queste mamme coraggiose, per guardare con ottimismo al futuro. Ma come supportare queste donne? Club Medici ha voluto approfondire il tema, parlandone con un socio, Nicola Graziano, ginecologo esperto in neonatologia, di La Spezia.
Dottore, cosa si sentirebbe di dire alle future neo mamme e a quelle che lo sono diventate da pochissimo?
“Intanto è molto importante seguire le stesse normative che ci sono per le donne non in gravidanza – ci dice il Dr. Graziano – e dunque tutte le regole che noi già conosciamo, dal distanziamento sociale, all’igiene, al condurre una vita riservata. Dico questo perché, se una futura mamma è accorta e non particolarmente sfortunata, non corre rischi particolari. E’ importante sottolinearlo, perché le gestanti, di per sé, hanno più ansia di chi non è in dolce attesa, dunque se aggiungiamo loro altro stress, non facciamo del bene. Io lavoro a La Spezia, con circa 400 gravidanze ogni anno, e posso dirvi che scegliere le parole giuste per rassicurare le donne è veramente importante”.
Quindi dottore, possiamo dire che le parole, se ben scelte, possono fare molto, anche più di tanti vademecum di comportamento… E sui parti in casa ? Fortemente raccomandati in questo momento per evitare il contatto con gli ambienti ospedalieri, cosa ne pensa?
“Sinceramente sono molto reticente di fronte a questa ipotesi – prosegue il dottore – Ho alle spalle 35 anni di sala parto e l’ospedale, ritengo, resta il luogo più sicuro dove dare alla luce un bambino. In questo preciso momento le strutture si sono adattate, disponendo delle stanze dedicate ai contagiati, ben isolate. Inoltre vorrei rassicurare le donne: so che può spaventare l’idea di essere da sole in un momento tanto delicato come quello del parto, ma quel senso di solitudine può essere superato: tempo un paio di giorni e generalmente si torna a casa, ai propri affetti…”
E sul post partum, dottore, sappiamo che è momento assai delicato anche in situazione di normalità, ora che siamo in emergenza quanto deve essere supportata la donna?
“Certo ha ragione – conclude il Dr. Graziano – è un momento che richiede massima attenzione e soprattutto oggi: le mamme hanno bisogno di aiuto, vanno ascoltate e non bisogna lasciarle sole. Ripeto: stimoliamole a parlare e ascoltiamole attentamente, facendo loro sentire che siamo interessati! I loro bisogni vanno considerati al massimo. Inoltre mi domando: al pari dell’uscire per fare la spesa o andare in farmacia, perché non concedere anche alle neo mamme una breve passeggiata all’aria aperta con i loro piccoli? Con le dovute accortezze, magari tra qualche settimana, farebbe indubbiamente bene alle donne e soprattutto ai bambini”.