Ricerche e Scoperte

Intelligenza artificiale e trapianti: a Torino il primo progetto di ricerca italiano promosso da Fondazione DOT

10 Aprile 2025

È stato presentato a Torino il primo progetto di ricerca italiano che promette di trasformare concretamente il mondo dei trapianti grazie all’intelligenza artificiale. L’obiettivo è costruire uno strumento basato sull’AI (artificial intelligence) che consenta ai medici di lavorare in maniera sempre più veloce, precisa ed efficiente nei trapianti di organi, e di salvare ancora più vite. Identificare nei tempi più rapidi e con la massima precisione possibile la compatibilità fra un organo e chi ha bisogno di trapianto (il cosiddetto matching donatore-ricevente), consentire la conservazione ottimale di un organo da trapiantare, avere personale altamente formato per gestire la filiera dalla donazione al trapianto in maniera sempre più puntuale e veloce. Questi sono aspetti cruciali per chi è in attesa di un trapianto, e richiedono competenze e strumenti sulle quali l’Italia e Torino sono già centri di eccellenza, ma che oggi possono essere ulteriormente perfezionati grazie all’intelligenza artificiale.

È proprio in questi ambiti che lavora il progetto promosso da Fondazione Donazione Organi e Trapianti (DOT) onlus e avviato dal Politecnico di Torino, che è stato illustrato oggi in vista della Giornata Nazionale dedicata alla donazione e al trapianto di organi, prevista per l’11 aprile. Con l’iniziativa, la Fondazione DOT dimostra ancora una volta il suo impegno nel sostenere la ricerca per migliorare concretamente la vita delle persone, investendo nell’innovazione e nel futuro della medicina.

Il campo della trapiantologia sta vivendo una fase cruciale grazie all’intelligenza artificiale – commenta Mauro Rinaldi, Presidente di Fondazione DOT e Direttore Centro Trapianti di Cuore e Polmone delle Molinette, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino –. Fino a pochi anni fa si operava secondo standard rimasti invariati per cinquant’anni, in termini di valutazione del paziente e dell’organo, per il matching fra donatore e ricevente, per il trasporto dell’organo e la diagnosi del rischio di rigetto. Ora tutto sta cambiando con grande velocità anche in medicina, e alla base di questo boom tecnologico c’è proprio l’AI: basti pensare che già oggi una voce registrata può essere utilizzata per diagnosticare uno scompenso cardiaco analizzando con l’AI una quantità enorme di parametri complessi a una velocità elevatissima. I risvolti etici di tale sviluppo sono di grandissima importanza, così come il problema della sostenibilità: queste tecnologie sono molto costose sia in termini economici che energetici, quindi vanno utilizzate con grande cautela. Ma la strada per il futuro è in larga parte già tracciata”.

L’incontro per la presentazione del progetto si è tenuto a Torino presso Villino Caprifoglio, sede del progetto Campo Base della realtà non profit 1 Caffè Onlus, fondata dall’attore Luca Argentero. L’associazione sostiene Fondazione DOT attraverso una campagna di raccolta fondi attiva su www.1caffe.org, in occasione della Giornata nazionale per le donazioni e i trapianti di organi e tessuti.