13 Novembre 2024
Nuovi scenari per ricerca, prevenzione e programmazione sanitaria: l’Intelligenza Artificiale non solo sta cambiando il volto della medicina moderna, ma sta anche tracciando la strada verso un sistema sanitario più predittivo, personalizzato ed efficiente, in grado di rispondere alle sfide future con soluzioni più innovative e scalabili.
“Con l’intelligenza artificiale siamo di fronte a una grandissima trasformazione, a una nuova era dove è in ballo l’evoluzione dell’uomo”. Così Beatrice Lorenzin, coordinatrice dell’Health&Science Bridge del Centro Studi Americani, a margine dell’evento dal titolo “AI: presente e futuro della medicina. Nuovi scenari per ricerca, prevenzione e programmazione sanitaria“.
Durante l’evento è stata fornita una panoramica sulle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale (AI) in vari ambiti, dalla ricerca scientifica alla prevenzione di un svariate patologie, fino alla programmazione sanitaria, passando anche dall’utilizzo dell’AI da parte dei Logopedisti, che deve essere un mezzo e non un fine, senza dimenticare come “la cura vuol dire anche prendersi cura dei pazienti“, come ha sottolineato il Prof. Vicenzo Valentini, direttore del dipartimento oncologia Gemelli Isola.
Il seminario è stato aperto dal Presidente della Società italiana di leadership e management in medicina nonché Direttore Assistenza ospedaliera della Regione Emilia Romagna, Mattia Altini, che ha sottolineato come l’AI sia un ottimo aiuto all’efficientamento dei processi di management. I relatori hanno evidenziato come le nuove tecnologie stiano trasformando la diagnostica, le terapie innovative e la gestione delle risorse sanitarie. In particolare sono stati ricordati i progressi nell’uso dell’AI per migliorare l’accuratezza diagnostica e personalizzare i trattamenti, nonché per ottimizzare i processi ospedalieri e amministrativi, con l’obiettivo di rendere il sistema sanitario più efficiente e accessibile.
Durante l’incontro è emerso come l’AI stia già rivoluzionando la medicina e come stia nascendo una nuova profilazione antropologica del paziente. Secondo il professor Walter Riccardi, professore d’igiene e Sanità Pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma “l’Europa è in ritardo rispetto ad altri Paesi e ha sottolineato come l’impatto economico è estremamente positivo mentre ha espresso alcune preoccupazioni per quanto riguarda l’impatto ambientale.
È emerso inoltre come l’alleanza tra diversi attori possa accelerare lo sviluppo di soluzioni sempre più avanzate, accessibili e sicure per migliorare la qualità delle cure e la sostenibilità del sistema sanitario globale. Tra i relatori presenti: Mattia Altini, Direttore dell’assistenza ospedaliera della Regione Emilia Romagna; Paolo Romiti ,in rappresentanza di Lilly Italia; Lucio Marottoli, Market Line Manager Health & Local Government presso Deda Next; Walter Ricciardi, Professore ordinario di Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore; Tiziana Rossetto, Presidente della Federazione Logopedisti Italiani; Vincenzo Valentini, Professore ordinario e Direttore del Dipartimento di Oncologia Radioterapica dell’Ospedale Isola Tiberina.