Medico-Paziente

Lo stress può influire sulla salute visiva?

25 Ottobre 2024

Con l’arrivo di ottobre per molte persone inizia uno dei momenti più stressanti dell’anno. Il cambio improvviso di ritmo dopo un periodo di riposo può facilmente generare stress; infatti, secondo gli esperti di Clinica  Baviera, una delle più importanti aziende oftalmologiche in Europa, i casi di ansia e stress si triplicano proprio nei mesi di settembre e ottobre, soprattutto in coincidenza con il ritorno al lavoro dopo una pausa. Quasi la metà degli italiani che lavorano ammette di soffrire quotidianamente di stress da lavoro e sette su dieci afferma di esserne affetto almeno una volta alla settimana. Ma non è solo il lavoro, ci sono altri motivi per cui ottobre è per molti uno dei mesi più stressanti dell’anno; come l’inizio dell’autunno, con le giornate che si accorciano e le temperature che diventano più fresche, tutte cose che possono influire sull’umore e sull’energia delle persone, il cosiddetto disturbo affettivo stagionale (SAD), che può portare come conseguenza anche ad avere alcuni problemi di salute agli occhi.

In generale, lo stress, soprattutto se continuo, può avere effetti nocivi importanti sulla salute, causando aumento della pressione sanguigna, dell’ansia, problemi digestivi, insonnia o addirittura influendo negativamente sul sistema immunitario. Lo stress prolungato può anche influenzare la salute degli occhi in diversi modi: causare affaticamento oculare e secchezza, dare visione offuscatacontrazioni oculari e persino infiammazioni. Lo stress cronico può anche peggiorare condizioni preesistenti come la sindrome dell’occhio secco o contribuire a problemi più gravi come gli spasmi oculari e dare sensibilità alla luce. 

Per questo motivo, il Dott. Sergio Ares, chirurgo oculista e Country Manager di Clinica Baviera Italia, ha voluto spiegare le conseguenze che può avere lo stress sugli occhi e consigliare come cercare di alleviarne i sintomi: Lo stress continuo può avere effetti negativi significativi sulla salute sia fisica che psicologica, e gli occhi sono particolarmente sensibili all’impatto dello stress. Noi di Clinica Baviera vogliamo illustrare le conseguenze dello stress sulla salute degli occhi e dare alcuni consigli per cercare di alleviarlo in modo da prevenire problemi visivi a lungo termine”.

1. Stanchezza oculare o affaticamento degli occhi

L’affaticamento degli occhi è una condizione comune che si verifica quando gli occhi sono sovraffaticati da attività che richiedono un uso prolungato della visione da vicino o un’intensa concentrazione visiva. Questo fenomeno è accentuato da fattori emotivi o psicologici come lo stress. Alcune delle cause più comuni dell’affaticamento visivo sono: l’uso prolungato di schermi, la luminosità eccessiva o insufficiente, la lettura intensa senza pause o l’illuminazione inadeguata. I sintomi possono includere dolore agli occhi, visione offuscata, secchezza oculare e mal di testa. Lo stress può peggiorare questi sintomi aumentando la tensione dei muscoli oculari e diminuendo la capacità di concentrazione e di rilassamento visivo. Le pause visive possono aiutare a ridurre l’affaticamento visivo utilizzando la regola del 20-20-20, che consiste nel concentrarsi su qualcosa a 6 metri di distanza ogni 20 minuti per 20 secondi.

2. Visione offuscata o fluttuante

Lo stress, soprattutto quello cronico, può provocare una serie di risposte fisiche, tra cui tensione muscolare, cambiamenti ormonali e una riduzione della capacità degli occhi di rilassarsi e mettere a fuoco correttamente. La tensione dei muscoli che controllano la messa a fuoco provoca una visione sfocata o tremolante, che può migliorare o peggiorare a seconda dei livelli di stress del momento. Inserire nella propria routine alcune tecniche di gestione dello stress come la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga può aiutare a ridurre l’affaticamento degli occhi e l’offuscamento della vista.

3. Secchezza oculare

Lo stress cronico può alterare il funzionamento delle ghiandole lacrimali, riducendo la quantità di lacrime prodotte. Questo porta alla secchezza oculare, che può causare irritazione, arrossamento e una sensazione di sabbia negli occhi. Inoltre, lo stress può contribuire a far ridurre il numero di volte che si sbattono le palpebre, aumentando così la secchezza oculare. L’uso di lacrime artificiali è uno dei modi principali per alleviare i sintomi della secchezza oculare, poiché lubrificano la superficie dell’occhio in modo da ridurre anche l’irritazione.

4. Contrazione degli occhi (blefarospasmo)

Uno dei sintomi più comuni causati dallo stress è lo sviluppo del blefarospasmo, ovvero una serie di contrazioni involontarie del muscolo che controlla la palpebra. Si tratta di movimenti ripetitivi e incontrollati che di solito interessano la palpebra superiore, anche se possono verificarsi anche nella palpebra inferiore. Queste contrazioni possono durare da pochi secondi a giorni o settimane e, sebbene innocue, sono spesso fastidiose. Lo stress aumenta la tensione dei muscoli oculari e stimola gli impulsi nervosi che generano queste contrazioni, quindi ridurre lo stress è essenziale per ridurre la frequenza e l’intensità delle contrazioni. Riposare ore sufficienti e provare a seguire un programma di sonno regolare può aiutare a ridurre le contrazioni oculari. 

5. Sensibilità alla luce

Lo stress influisce sul sistema nervoso centrale che, essendo costantemente sotto pressione, può alterare la risposta del cervello e degli occhi agli stimoli luminosi. La sensibilità alla luce, nota anche come fotofobia, può rendere gli occhi più irritati o stanchi se esposti a luci intense. Indossare occhiali protettivi contro i raggi UV può aiutare a ridurre il disagio in ambienti molto illuminati, mentre regolare l’illuminazione, evitare le luci fluorescenti o molto luminose in casa e optare per la luce naturale può contribuire ad alleviare i sintomi. Se la sensibilità alla luce è grave o è accompagnata da altri sintomi come visione offuscata, forte dolore oculare, arrossamento o emicrania, è consigliabile consultare un oculista o un neurologo per escludere condizioni più gravi come infezioni oculari, emicranie croniche o altre patologie neurologiche. Sebbene la fotofobia da stress sia di solito temporanea, una corretta gestione dello stress e la cura della salute degli occhi possono contribuire a ridurne i sintomi e a migliorare il benessere generale.

6. Problemi che derivano da tensioni fisiche

Lo stress può provocare tensione nei muscoli del collo, della schiena e del viso, spesso causando mal di testa da tensione. Questi dolori possono irradiarsi agli occhi, causando disagio e una sensazione di pressione nell’occhio. Inoltre, anche altre tensioni associate allo stress, come il bruxismo mandibolare, possono influire sugli occhi, creando ulteriore tensione intorno all’orbita. Un regolare esercizio fisico può alleviare questi sintomi e aiutare a rilassare la tensione muscolare causata dallo stress.

7. Visione a tunnel

Lo stress intenso può attivare la risposta “lotta o fuga” del corpo, con conseguente rilascio di adrenalina (il cosiddetto flight or fight). Ciò può causare una costrizione dei vasi sanguigni e una temporanea riduzione del campo visivo, nota come visione a tunnel. Si tratta di una risposta evolutiva che prepara a concentrarsi su una minaccia immediata, ma che può risultare fastidiosa nelle situazioni quotidiane. La respirazione profonda aiuta a contrastare la risposta di lotta o fuga dell’organismo, riducendo i livelli di adrenalina e ripristinando uno stato di calma. Si può praticare la cosiddetta respirazione 4-4-4-4, che consiste nell’inspirare profondamente attraverso il naso per 4 secondi, trattenere l’aria per 4 secondi, espirare lentamente attraverso la bocca per altri 4 secondi e poi attendere 4 secondi prima di inspirare di nuovo (nota anche come respirazione quadrata).

8. Problemi oculari psicosomatici

I problemi oculari psicosomatici sono quei disturbi visivi o disturbi oculari che non hanno una causa fisica evidente, ma sono legati a fattori emotivi o psicologici, come stress, ansia o tensione emotiva. Lo stress cronico può causare sintomi visivi che vengono percepiti come reali, anche se non esiste una chiara patologia organica. Alcune persone possono sperimentare visione offuscata, visione doppia o flash. Nei casi di stress cronico o ansia grave, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o il supporto psicologico possono essere utili per affrontare le cause sottostanti dei sintomi psicosomatici. 

9. Infiammazione oculare (uveite)

Lo stress cronico indebolisce il sistema immunitario e scatena una risposta infiammatoria nell’organismo. Nelle persone predisposte a malattie autoimmuni o infiammatorie, lo stress può scatenare una reazione o aggravare condizioni preesistenti, come l’uveite. Sebbene lo stress di per sé non sia la causa diretta dell’uveite, esso può agire come fattore aggravante nelle persone con disturbi autoimmuni. L’uveite è un’infiammazione dello strato intermedio degli occhi; i sintomi possono comparire all’improvviso e peggiorare rapidamente, oppure manifestarsi gradualmente. L’uveite può colpire uno o entrambi gli occhi e, se non viene trattata adeguatamente, può portare a gravi complicazioni come glaucoma, cataratta o addirittura perdita della vista. Una dieta ricca di antiossidanti e acidi grassi omega-3 può contribuire a ridurre l’infiammazione sistemica.

10. Emicrania oculare

L’emicrania oculare, nota anche come emicrania visiva o aura emicranica, è una condizione visiva temporanea che può verificarsi a causa dello stress. Queste emicranie colpiscono la vista e possono verificarsi con o senza mal di testa. Si manifestano come lampi di luce, macchie nella visione e persino perdita temporanea della vista in un occhio. È importante seguire un’alimentazione equilibrata e regolare, poiché anche le variazioni improvvise dei livelli di zucchero nel sangue possono scatenare l’emicrania. Evitare cibi come il cioccolato o il formaggio e non bere alcolici può essere d’aiuto. Anche la disidratazione può peggiorare l’emicrania, quindi bere acqua a sufficienza durante la giornata è fondamentale per la prevenzione. Se le emicranie oculari sono frequenti o aumentano di gravità, è essenziale consultare un oftalmologo o un neurologo per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.