7 Ottobre 2024
Di Massimo Papi, dermatologo e membro del comitato scientifico di “Cultura è Salute”
Nella splendida sede della sala della Protomoteca In Campidoglio a Roma, si è svolta la 15° edizione di DERMART, incontro nel quale le opere d’arte aiutano i partecipanti a migliorare la propria capacità di osservazione della “tela pittorica” che è la nostra pelle.
Pertanto è un convegno di novità scientifiche e nello stesso tempo, leggero e divertente, ricco di immagini cliniche di patologie e disturbi dermatologici, ma anche di tante immagini di icone dell’arte che ci consentono di fare analogie figurative immediate e di riflettere sui colori, sulle forme e sulla disposizione delle manifestazioni cutanee.
Questo “allenamento” visivo è alla base della nostra capacità di interpretare quello che vediamo sulla pelle dei nostri pazienti e di decodificare la cute come carta d’identità delle persone che incontriamo e che ci sono di fronte nella vita quotidiana.
La pelle umana e le opere d’arte pittorica narrano storie: quella della persona che ci abita dentro nel caso della pelle e quelle di persone luoghi e situazioni create dagli artisti, se pensiamo ad un’opera pittorica o ad un ritratto. Sono storie che osserviamo, descriviamo e sentiamo raccontare, prima di dare un valore ai dettagli, ai segni e ai particolari.
La pelle umana è tela pittorica, superficie sulla quale il nostro interno biologico e psichico si rispecchiano integrandosi.
Sulla cute possiamo leggere il palinsesto della nostra esistenza per le modificazioni dovute a stile di vita, per i quadri clinici delle malattie e per quanto facciamo con le nostre mani per cercare di guarire o attenuare i disturbi.
Raccogliere storie significa costruire spazi che restituiscano voce, parola, dignità al malato, e con esse favorire la partecipazione alla cura e ai rapporti con gli altri.
Chi frequenta DERMART? DERMART è frequentato da una folta platea di medici (dermatologi, pediatri, chirurghi estetici, psichiatri, medici di medica generale), psicologi, esperti di estetica e appassionati di “osservazione”.
Di cosa si parla a DERMART? Abbiamo discusso di argomenti di clinica dermatologica sempre confrontati con immagini dell’arte: dai rischi cutanei dell’obesità, alle differenze di genere della cute, alle manifestazioni “artistiche” delle parassitosi cutanee, ai colori delle terapie per le ferite, ai disturbi del prurito in adulti e bambini, alle complicanze delle “cosiddette punturine” nell’estetica, alle nuove terapie delle alopecie, alle forme delle lesioni cutanee, alle nuove micosi per i cambiamenti ambientali, alle delicate diagnosi di nevi e melanomi con la tecnica dell’epiluminescenza.
Ma abbiamo anche usato i ritratti dell’arte per stimolare la platea a fare diagnosi di malattie cutanee pediatriche (iconodiagnostica), in una sessione divertente e utile.
Infine, abbiamo dato spazio alla contaminazione delle discipline umanistiche (definite nella sanità “Medical humanities”) cercando di capire come la musica, attraverso il filtro della pelle, possa condizionare il nostro organismo e la mente, aiutandoci a vivere più a lungo.
Lo spirito di DERMART è quello di creare un’atmosfera di amicizia e di interesse comune, con spazi e tempi dedicati a domande e interventi dei partecipanti e con il coinvolgimento di tutti. Tra pillole di innovazione e l’arte classica e contemporanea, ciascuno può guardare la sua pelle con altri occhi.
Forme e colori dell’arte ci aiutano a scoprire, attraverso l’osservazione accurata, il gioco o i quiz, molti aspetti clinici di grande suggestione e novità. Il gioco del confronto e le tante analogie visive con l’arte ci permetteranno di imparare a vedere anche quello che non appare evidente!
DERMART è un’esperienza della mente, ma anche un fruttuoso incontro di aggiornamento nella dermatologia clinica, aperto anche ai pediatri, ai medici di famiglia e a tutti coloro che sono appassionati di “osservazione” e credono che il lavoro del medico sia ancora miniera di aspetti umanistici.