26 Settembre 2024
Sembra un gioco di parole o, peggio ancora, un imperdonabile errore da matita rossa, ma la scelta di usare un termine diverso è intenzionale. Questa diversità è cruciale e spiega il titolo della campagna Novartis “Da Quore a Cuore”, patrocinata dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (AISC) e dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC), per sostenere il progetto educativo “Ascolta il tuo battito”. La campagna vuole riportare l’attenzione su quanti hanno un “quore” debole perché ad alto rischio di malattie cardiovascolari o perché non riescono a seguire le raccomandazioni cliniche dopo l’evento, fondamentali per guidarli a ritrovare un “cuore” più sano.
Nel nostro Paese le malattie del sistema circolatorio causano oltre 220.000 decessi ogni anno, cioè 25 ogni ora. Spesso però si possono evitare, evitando alcuni errori, a partire da quello di sottovalutare i segnali di allarme e interrompere le terapie in corso.
Nasce da qui la campagna “Da Quore a Cuore”, patrocinata dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci e dalla Fondazione Italiana per il Cuore, presentata oggi al Policlinico di Milano. In vista della Giornata Mondiale del Cuore che si celebra il 29 settembre, la campagna punta l’attenzione su due target di persone: chi ha un alto rischio di incorrere in un evento acuto, ovvero coloro che hanno già avuto un infarto o un ictus, soffrono di diabete o hanno una familiarità con queste patologie, e chi non riesce a seguire correttamente il percorso di cura. A loro sono rivolti i controlli gratuiti del colesterolo e i consulti con i cardiologi che, per la campagna, verranno offerti nel Centro Ipertensione del Policlinico di Milano, per la prima di una serie di tappe che porteranno la prevenzione in altre regioni italiane.
“L’iniziativa, attraverso la prevenzione secondaria, incoraggia a rispettare scadenze per verifiche periodiche sui valori di monitoraggio di pressione, glicemia e soprattutto colesterolo Ldl. Abbassarne i livelli – spiega Alberico Catapano, presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi – è essenziale per ridurre il rischio di recidive. Inoltre, i controlli costanti permettono di adattare le terapie, migliorando la qualità di vita dei pazienti“.
Testimonial d’eccezione è Antonio Rossi, il campione olimpionico di canoa, che ha superato un attacco di cuore e ha imparato a gestirlo correttamente: “Ho capito quanto sia importante non solo allenare il corpo, ma anche prendermi cura del cuore in modo completo e consapevole. Grazie al supporto del centro cardiologico di riferimento che mi ha reso maggiormente consapevole, ho imparato a gestire il percorso di cura e di monitoraggio del colesterolo LDL, per evitare che il mio cuore resti vulnerabile” ha raccontato lo sportivo.