19 Febbraio 2024
L’opera collettiva “Burn out: una spirale in movimento”, appena inaugurata alla presenza del Presidente della Fondazione Lene Thun Peter Thun e della sua Direttrice Paola Adamo, insieme al Prof. Antonio Ruggiero (Responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia Pediatrica) e della Dottoressa Antonella Guido (psicologa e psicoterapeuta del reparto), nasce dal Progetto Sperimentale “ArtOut” iniziato nel 2022 e finanziato da Fondazione Lene Thun Onlus: ha coinvolto il personale di Oncologia Pediatrica del Gemelli utilizzando la ceramico-terapia e i suoi benefici, per migliorare il clima emotivo del team intervenendo sugli aspetti dannosi dell’ambiente lavorativo, e proseguirà anche nel 2024.
«ArtOut» è intervenuto proprio su questi aspetti, rendendo visibili, attraverso l’argilla, i pensieri, i vissuti e le emozioni complesse con l’obiettivo di attutire e prevenire gli effetti del “Burn out” negli operatori sanitari che operano in oncologia pediatrica: si tratta infatti di figure impegnate in relazioni “professionali” che sollecitano il canale emotivo costantemente, e in cui le emozioni create dal bambino malato possono creare complessi meccanismi psichici e portare a situazioni stressanti.
Con lo scopo di prevenire gli effetti del burn out è stata quindi progettata, in collaborazione con Matilde Tibuzzi (ceramista arteterapeuta di Fondazione Lene Thun) e la Dottoressa Antonella Guido (psicologa e psicoterapeuta dell’Oncologia Pediatrica del Gemelli) un’attività di team building che segue il principio della terapia ricreativa e dei laboratori di ceramico-terapia di Fondazione Lene Thun. Il personale infermieristico è stato coinvolto in un ciclo di incontri in cui ha potuto confrontarsi sugli elementi di rischio e sulle risorse del contesto lavorativo, lasciando traccia di questi contenuti attraverso la manipolazione guidata dell’argilla. Il percorso ha dato rilievo al processo di creazione attraverso modalità di comunicazione espressiva non verbale che si sono integrate ai focus group. Il lavoro artistico-espressivo ha favorito la manifestazione delle emozioni e della creatività, liberando energie psichiche conflittuali e promuovendo il benessere psicologico. Il percorso di gruppo ha avuto la funzione di rafforzare il senso di identità, i confini individuali e quelli di gruppo che possono essere tra loro sinergici.
Qui il comunicato della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS