Medico-Paziente

Il dovere del medico
di SALVATORE MISERIA

5 Settembre 2022

Quello del medico è senza dubbio un lavoro impegnativo, che diventa ancora più faticoso nel caso di malattie gravi e spesso irreversibili. Nel tentativo di fronteggiare tali difficoltà: carico psico-emotivo, frustrazione per gli scarsi risultati, senso di impotenza, la quasi totalità dei medici, più o meno inconsapevolmente, mette in atto dei meccanismi di difesa: eccessiva medicalizzazione, disconoscimento dei problemi emozionali del malato, a volte vero e proprio cinismo e molti altri.

Purtroppo solo un ristretto numero di medici, riesce ad imparare, dalle infinite occasioni che l’esercizio della professione gli offre, che tali meccanismi di difesa, come tutte le FORMAZIONI NEVROTICHE, sono destinati ad esitare in un bilancio negativo; il che significa che essi sono non solo inutili, ma persino dannosi per lo stesso medico perché lo rendono sempre meno empatico e sempre più arido e dannosi sono inevitabilmente anche per il malato.

Davvero pochi medici approdano, nel corso di questa particolarissima professione, ad una verità tanto semplice da sembrare banale e cioè che l’unico meccanismo di difesa efficace è la rinuncia ad ogni meccanismo di difesa, che in altri termini vuol dire semplicemente ricondurre la propria professione alla sua genuina natura: l’incontro fra due esseri umani, uno dei quali ha bisogno di AIUTO e l’altro che, per sua formazione e per sua SCELTA, ha deciso di darglielo.