18 Settembre 2024
In questo testo, ripercorrendo i concetti di cura, terapia e successivamente di psicoterapia, si rintracciano due direttrici: una prevalentemente divulgativa e una tecnica operativa. Nella prima si presenta e si spiega, attraverso un percorso storico, l’evoluzione dell’idea di cura, dal livello etimologico e dalle accezioni storiche, filosofiche e sociali, fino alla nascita e sviluppo delle psicoterapie. Nella seconda si descrive operativamente la psicoterapia multifamiliare e le sue future traiettorie di sviluppo e applicazione. L’autore, lo psichiatra Walter Paganin, presenta il suo libro, scritto insieme alla psicologa Sabrina Signorini, in questa recensione:
Si è optato per un linguaggio fluido e scevro da ogni settaria etichettatura. Un linguaggio comprensibile a tutti coloro che desiderino intraprendere un percorso che, da ampie premesse, giunga a punti dettagliati di operatività e tecnica psicoterapica multifamiliare. Si è cercato di coniugare il rigore di una esposizione scientifica con la lettura piacevole del percorso psicologico, storico e sociale delle cure e delle psicoterapie. Sentieri di cura: psicoterapie individuali e di gruppo si basa su concrete esperienze professionali degli Autori e può costituire una occasione formativa per gli operatori della salute mentale che svolgono la loro attività in ambito privato, istituzionale e comunitario nei gruppi multifamiliari. Nei tre capitoli in cui il libro è strutturato si percorre l’evoluzione delle cure e delle psicoterapie in ambito sociologico, psicologico e psichiatrico nel mondo occidentale. Si schematizza l’evoluzione delle psicoterapie giungendo alla trattazione dei gruppi di analisi multifamiliare, tra cui quello proposto da Jorge Garcìa Badaracco, lo psicanalista argentino che ha collocato l’intervento multifamiliare in una ottica psicoanalitica, con sue indicazioni, ambiti e modalità. Il primo capitolo è costituito da una ampia trattazione, con rimandi alla storia della medicina, all’antropologia culturale, alla sociologia e alla psicologia e psicoterapia. Il secondo capitolo si concentra sulla rilevanza del gruppo come dispositivo di cura e alla sua riorganizzazione teorica derivata. Al centro di questa riorganizzazione c’è una concezione relazionale e intersoggettiva della vita psichica che sottolinea l’importanza delle connessioni del gruppo per la salute mentale. Nel terzo capitolo gli autori, che hanno avuto modo, negli anni, di adoperarsi all’interno dei Gruppi Psicoanalitici Multi Familiari (GPMF) secondo il modello di J. G. Badaracco, descrivono l’evoluzione della psicoterapia multifamiliare fino all’attuale modello preso in esame. Vengono fornite indicazioni e tecniche operative, portando una testimonianza concreta attraverso la condivisione ed il racconto dell’esperienza personale dell’utilizzo della Psicoanalisi Multifamiliare nel Centro di Salute Mentale.
Questo testo è diretto a un vasto pubblico di lettori, non solo specialisti nel campo, ma anche cultori a vari livelli di ciò che attiene ai disturbi psichici e ai trattamenti. Sostanzialmente, il corpo della trattazione si divide in due:
La prima parte, dopo una introduzione ai concetti di cura, è un ricco e particolareggiato excursus sulle terapie della mente dalla fine del Settecento ai tempi nostri.
La seconda si focalizza sul ruolo fondamentale dello psicanalista argentino J. Garcia Badaracco, alle cui intuizioni si deve la migliore formulazione e applicazione del GPMF, Gruppo Psicoanalitico Multifamiliare. Si riporta anche il contributo di altri studiosi e scuole che hanno ampliato il metodo di Badaracco.
La ricostruzione della storia delle cure e terapie della mente prende le mosse da molto lontano, dal mesmerismo, dal nome da Anton Mesmer, e dai primi ipnotisti, tra cui Jean-Martin Charcot e Pierre Janet. Si tratta dei pionieri che si avventurarono nell’esplorazione della psiche e nello studio del sistema nervoso. La fama di costoro era talmente indiscussa, che lo stesso Freud si recò a Parigi per partecipare alle lezioni – rappresentazioni di Charcot sull’isteria. Un celebre quadro immortala questo studioso mentre manda in trance la sua paziente preferita Blanche Wittman, dinanzi a un emiciclo gremito di medici e allievi, alla Salpetrière. Un ruolo centrale è occupato da Sigmund Freud, considerato il vero fondatore della psicoterapia moderna, con il metodo della psicoanalisi e dai suoi seguaci, tra cui Melanie Klein, la più originale, che si applicò soprattutto alle psicosi infantili.
Trapela entusiasmo e partecipazione da parte dei due autori, terapeuti a loro volta, nel guidare il lettore in questa avvincente esplorazione, che via via assume forme e metodi sempre più definiti, sulla base della ricerca e dell’esperienza. L’attenzione si sposta poi sulla terapia dei gruppi, dei cui principi fondanti si è debitori soprattutto a Wilfred Bion. La terapia di gruppo rappresenta un’alternativa fondamentale nel trattamento dei disturbi più gravi, le psicosi, che cambia il clima all’interno delle istituzioni psichiatriche. Consente la formazione delle prime comunità terapeutiche. Gli autori evidenziano come grazie a questo, oltre che all’introduzione degli psicofarmaci, cambi completamente il clima all’interno delle istituzioni manicomiali. A questo punto entra in campo Jorge Garcìa Badaracco, psichiatra e psicoanalista argentino, che all’inizio degli anni sessanta, introduce un nuovo metodo di terapia, il GPMF (gruppo psicoanalitico multifamiliare), nell’ospedale psichiatrico “Borda” di Buenos Aires. Il suo modello di cura, il GPMF, viene ripreso e ampiamente rielaborato in Italia, dallo psichiatra e psicoanalista romano Andrea Narracci. Senza entrare nel merito delle fruttuose e originali applicazioni nell’ambito dei servizi territoriali, nati dalla riforma italiana del 1978, con la chiusura dei manicomi, vale la pena fare un paio di considerazioni generali. La prima è la difficoltà che incontra Badaracco nell’introdurre un trattamento a sfondo psicoanalitico all’interno di una struttura chiusa, come l’ospedale psichiatrico. Per l’ovvia ragione che rispondono a principi diversi, quello della libertà di espressione individuale e quello della restrizione. In secondo luogo, è interessante rilevare la contemporaneità delle intuizioni e applicazioni di Badaracco a Buenos Aires, agli inizi degli anni Sessanta, con la trasformazione rivoluzionaria attuata da Franco Basaglia a Gorizia, negli stessi anni. I due movimenti culturali e trasformativi si incontrano poi, come si vede, in Italia, grazie all’opera di Canevaro e di Andrea Narracci.
Il testo è di grande aiuto nell’illuminare il lettore, operatore nel campo o studioso, sullo sviluppo di una tecnica, il GPMF, che riunisce in un gruppo circolare pazienti, familiari e operatori, che hanno la stessa facoltà di esprimersi e partecipare attivamente alla cura. Potrà anche essere adottato come testo di riferimento in corsi di specializzazione. Viene anche sottolineata l’importanza delle tecnologie, come le video conferenze a distanza, rese indispensabili in tempi di pandemia da Covid-19. Il lettore resterà coinvolto fino alla conclusione di un testo che abbina la ricchezza dei riferimenti culturali e specialistici alla fluidità e semplicità dell’esposizione.
Walter Paganin, Psichiatra e Psicoterapeuta, è esperto in Disturbi dell’Umore. Nel corso della sua attività clinica ha pubblicato, in qualità di autore e coautore, diversi articoli scientifici in italiano ed inglese. È stato docente di Igiene Mentale per conto della ASL RM5 nei corsi di Scienze Infermieristiche dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”. Attualmente svolge attività di Tutor per varie scuole di psicoterapia. Collabora con studi e ricerche con lo Studio Psicologia Signorini. È vicepresidente della Mimmo Canonico Onlus associazione di promozione sociale, artistica e culturale. È impegnato nel volontariato sociale. È socio della Società Italiana di Psicoterapia Interpersonale S.I.P.INT. e della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva S.I.T.C.C. È Dirigente Psichiatra del DSM della ASL RM5.Dottorando presso l’Università di Tor Vergata in Neuroscienze.
Sabrina Signorini è Psicologa esperta in Psicodiagnosi con formazione Gruppo AntropoAnalitica. Dal 2010 studia e partecipa ai gruppi di psicoanalisi multifamiliare del Dott. Aldo Salvatore Pantò. Già Dottoressa in Scienze Politiche e Assistente Sociale. Ha pubblicato, in qualità di autrice e coautrice, articoli scientifici in italiano ed inglese. Dirige a Guidonia (Roma) lo Studio Psicologia Signorini. Collabora con il Centro Nautilus di Tivoli Terme, è socia della LIPSIM Laboratorio Italiano di Psicoanalisi Multifamiliare e della Mimmo Canonico Onlus.
Il testo è di grande aiuto nell’illuminare il lettore, operatore del campo o studioso, sullo sviluppo di una tecnica, il GPMF, che riunisce in un gruppo circolare pazienti, familiari e operatori, che hanno la stessa facoltà di esprimersi e partecipare attivamente alla cura. Viene anche sottolineata l’importanza delle tecnologie, come le video conferenze a distanza, rese indispensabili in tempi di pandemia da COVID-19. Il lettore resterà coinvolto fino alla conclusione di un libro che abbina la ricchezza dei riferimenti culturali e specialistici alla fluidità dell’esposizione. Tale testo potrà anche essere adottato come riferimento in corsi di specializzazione.