Medico-Paziente

L’impegno sconosciuto
di VINCENZA LUCENTE

12 Novembre 2021


Sono un medico di MG e nel mio percorso professionale mi sono resa conto che la gente, i paziente, nella maggior parte dei casi non ha cognizione dell’impegno che comporta il nostro lavoro.
Io personalmente ho la mattina due ore di reperibilità telefonica, dalle 8 alle 10, poi alla mia working station mi dedico alle ricette/richieste e valutazioni di analisi e referti per altre 2/3 ore, e poi mi reco in studio per altre tre/cinque ore immersa in visite e consulenze.
Spesso anche i fine settimana sono impegnata in compilazioni di certificati e percorsi clinici da inserire nel mio gestionale perchè non ho tempo di farlo nei giorni feriali.
Tutto questo senza poter, negli ultimi tempi trascorsi, trovare colleghi per le sostituzioni per poter organizzare le mie vacanze o eventuali malattie.
Sì, io non posso decidere quando andare in vacanza, fare un viaggio, organizzare qualsiasi cosa…
Non ho chi mi sostituisce e, dato che il lavoro è così impegnativo e pesante, spesso i pochi giovani colleghi volenterosi che sono rimasti sulla piazza, la seconda volta che li interpelli, rifiutano (spaventati) preferendo le più rassicuranti ed organizzate “guardie mediche” o altro.

È davvero un quadro deprimente, altro che stress psico-fisico!
Mi chiedo perchè io, medico di famiglia, ruolo così fondamentale per il SSN (e potrebbe esserlo di più se fosse organizzato meglio), non posso avere un monte di ore settimanale stabilito, un lavoro più rispettoso dei miei diritti personali (esisto come persona?), un SSN che pensa alla mia pensione, alle mie eventuali malattie, alle mie ferie, come per tante altre categorie lavorative.
Si discute tra Stato e sindacati di categoria di: convenzione o dipendenza o altre forme associativo di cui si capisce molto poco… ma di professionisti che sono persone, esattamente come i loro pazienti, si parla? Questo argomento dovrebbe assumere la giusta “centralità” in tutte le discussioni ed i confronti di questi giorni perchè il PNRR sia davvero giustamente impiegato per la sanità.
Vi ringrazio per lo spazio fornitomi e vi saluto con cordialità.

Vincenza Lucente