Covid

Vaccinazione contro COVID-19 nelle comunità residenziali in Italia: priorità e modalità di implementazione ad interim
di SANDRO LIBIANCHI

18 Settembre 2024

Il Dottor Sandro Libianchi, Presidente dell’Associazione “Co.N.O.S.C.I.” (Coordinamento Nazionale degli Operatori per la Salute nelle Carceri Italiane – www.conosci.org), già dirigente medico nel complesso polipenitenziario di Rebibbia, Roma, specialista in Medicina Interna, Endocrinologia e Patologie da Dipendenza (S.P.A.), ci segnala la recente pubblicazione, dello scorso 8 luglio, sul tema “Vaccinazione contro COVID-19 nelle comunità residenziali in Italia: priorità e modalità di implementazione ad interim”.

Tale pubblicazione – sottolinea il Dottor Libianchi – è il risultato della collaborazione tra la nostra associazione e i molti ricercatori che operano presso l’Istituto che ha sottoscritto, sin dal 2017, un accordo di ricerca congiuntamente alle Università Sapienza, Tor Vergata e Cattolica di Roma”.

Il testo affronta il tema della vaccinazione per il COVID-19 nelle comunità residenziali e presso le popolazioni più difficilmente raggiungibili dal Servizio Sanitario Nazionale o per la loro scarsa “visibilità” o perché in stato di limitazione delle libertà personali. 

Proprio su quest’ultima popolazione – spiega ancora il Dottor Libianchi – è stato richiesto il nostro contributo che ha costituito il primo capitolo della pubblicazione. Questo lavoro segue e ne precede altri sullo stesso tema, attualmente in lavorazione, espressione di specifiche progettazioni nel settore della giustizia penale e del carcere”.

Il Presidente di “Co.N.O.S.C.I.”  ha già acceso più volte i riflettori su queste tematiche, con una serie d’interviste rilasciate a “La voce dei medici”: dall’emergenza carceri durante la pandemia alla detenzione al femminile, passando per la giustizia minorile, tra istituti penitenziari e comunità, fino alla complessa gestione della tossicodipendenza all’interno delle carceri, l’Associazione è attiva sul territorio e non abbassa mai la guardia, soprattutto in un momento storico così complesso. Il Dottor Libianchi ribadisce dunque, ancora una volta, l’importanza dell’assistenza ai più deboli e agli emarginati, che non possono pagare anche stavolta il prezzo più alto.