18 Settembre 2024
Mentre l’Unione Europea aveva già preopzionato ben 400 milioni di dosi, il laboratorio tedesco CureVac frena ogni entusiasmo ed annuncia che “CureVac”, il suo vaccino sperimentale anti Covid-19, ha mostrato un’efficacia soltanto del 47%. “Stando all’analisi di uno studio clinico su larga scala – precisa lo stesso laboratorio che aveva firmato un consistente contratto d’ordine con l’Unione Europea per questo vaccino a Rna messaggero – il vaccino ha raggiunto un’efficacia preliminare del 47% contro il COVID-19, indipendentemente dalla sua gravità, non soddisfacendo i criteri statistici di successo prestabiliti”.
Viene comunque precisato che “L’efficacia finale potrebbe ancora cambiare”, come spiegano anche i vertici del laboratorio Franz-Werner Haas, in un comunicato: “Avevamo sperato in risultati più solidi nell’analisi, ma abbiamo scoperto che è difficile ottenere un’elevata efficacia con questa gamma di varianti senza precedenti. Stiamo continuando lo studio fino all’analisi finale”.
Lo sviluppo del vaccino tedesco era iniziato a gennaio 2020, in contemporanea con i laboratori BioNTech/Pfizer e Moderna che per primi hanno ottenuto il via libera dalle varie autorità regolatorie per commercializzare il proprio prodotto, ed è anch’esso basato sull’innovativa tecnologia dell’RNA messaggero. Ma il test preliminare, condotto su 40mila volontari in Europa e America Latina, non ha dato per ora risultato confortanti, con 134 casi di COVID-19 riscontrati in questo campione e 13 varianti del virus. Il vaccino si è rivelato efficace tra i giovani, ma non tra gli over-60, la fascia di popolazione più a rischio di contrarre forme gravi della malattia.