18 Settembre 2024
La chirurgia robotica e laparoscopica, radiochemioterapia, biopsia liquida per studiare i microRNA del tumore: i punti di forza del progetto multicentrico italiano da Alessandria.
Il tumore del colonretto è tra le 5 neoplasie più frequenti nel mondo, occupa il secondo posto in Italia per incidenza, con 49.000 nuovi casi attesi nel 2019, dei quali 27000 negli uomini e 22000 nelle donne ed è la seconda causa di morte per cancro in entrambi i sessi (11-12%) con 22.000 decessi/anno.
Il TiMiSNAR è uno studio multicentrico nazionale, nato per ottimizzare il trattamento multidisciplinare del tumore del retto, integrando chirurgia, radioterapia e oncologia. Valuta la tempistica più efficace per eseguire la chirurgia laparoscopica o robotica dopo chemioradioterapia neoadiuvante e prevede di arruolare 340 pazienti in 5 anni, con la partecipazione di 13 Istituti di Cura e Ricerca (IRCCS) e Ospedali di Riferimento per la cura del tumore del retto. Il Responsabile Principale dello studio è il Dott. Igor Monsellato, Chirurgo Generale specializzato in chirurgia colorettale mininvasiva (laparoscopica e robotica), che lavora presso l’Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria (Centro Promotore dello studio).
Le aree coinvolte nel TiMiSNAR sono ai primi posti per incidenza, con un numero di nuovi casi stimati nel 2019 di 7100 in Lombardia, 5200 nel Lazio, 4000 in Piemonte, 3900 in Veneto, 3800 in Campania, 3600 in Emilia Romagna e in Toscana, 2900 in Puglia e 1500 in Sardegna.
La sopravvivenza a 5 anni del cancro colorettale in Italia va dal 58% al 69%, ancora lontana da quella del cancro al seno (84-89%) e alla prostata (83%-95%). Nelle aree coinvolte nel TiMiSNAR, la sopravvivenza a 5 anni è del 69% in Emilia Romagna, 68% in Toscana, 66% in Lombardia, 65% in Veneto, 64% in Piemonte, 61% in Puglia, 59% in Campania e 58% in Sardegna.
I fattori di rischio sono riconducibili a fattori ambientali, stili di vita e familiarità: consumo di carni rosse, insaccati, farine e zuccheri raffinati, sovrappeso, ridotta attività fisica, fumo ed eccesso di alcol. Il rischio aumenta in associazione con la malattia di Crohn, la rettocolite ulcerosa, la poliposi adenomatosa familiare (FAP), la sindrome di Lynch e in caso di cancro colorettale diagnosticato in un parente di primo grado di età <45 anni oppure in più parenti stretti della stessa famiglia.
Il Terzo Rapporto dell’Osservatorio Nazionale Screening sull’impatto del COVID19 sulla prevenzione oncologica nel 2020 mostra una netta riduzione dell’adesione allo screening colorettale, con una media del 45.5% di esami eseguiti in meno rispetto al 2019. Molte aree coinvolte nel TiMiSNAR superano la media nazionale con -78.6% in Campania, -73.9% in Lombardia, -69.8% in Piemonte, -67.6% in Sardegna e -61.7% nel Lazio.
Lo screening prevede la ricerca periodica del sangue occulto nelle feci, pur con limiti di sensibilità e specificità, e ľesecuzione di rettosigmoidoscopia e colonscopia, che sono esami più efficaci e sensibili, ma invasivi, con conseguente limitazione per l’utilizzo come test di screening di massa.
Il cancro del colonretto necessita di un valido strumento di diagnosi precoce.
Dal 2019, a tale scopo, è attivo lo studio traslazionale satellite TiMiSNAR-mirna che permetterà di analizzare dei marcatori biologici che il tumore rilascia nel sangue anche nelle fasi precoci della malattia. I pazienti arruolati nello studio vengono sottoposti a biopsia liquida, attraverso un semplice prelievo ematico, in 4 tempi ben definiti del loro percorso terapeutico. Con questa ricerca si potrà valutare se l’espressione di questi nuovi biomarkers, sia correlata con la risposta tumorale ai trattamenti, fornendo così un ulteriore innovativo strumento per monitorare e inquadrare più accuratamente e tempestivamente l’andamento della malattia dopo chirurgia, nel corso delle terapie mediche e del follow-up, nell’ottica di una medicina sempre più personalizzata, anche in relazione a specifiche caratteristiche del tumore.L’analisi di questi biomarcatori è finalizzata a una cura più efficace, tempestiva e personalizzata e potrà fornire un nuovo test di diagnosi precoce e screening del tumore colorettale, che è secondo in Italia per incidenza e mortalità, con 49000 nuovi casi stimati nel 2019 e 22000 nuovi decessi/anno.
Gli studi TiMiSNAR e TiMiSNAR-miRNA sono entrambi registrati su ClinicalTrials.gov, una banca dati internazionale, rispettivamente con i numeri di registro NCT03465982 e NCT03962088. Nel 2019-2020 i protocol papers dei due studi sono stati pubblicati su riviste scientifiche internazionali.
I progressi del TiMiSNAR possono essere costantemente visualizzati tramite il sito web dedicato: https://www.timisnar.it
Di seguito l’elenco dei Responsabili Scientifici per ogni Centro Partecipante:
Dott. Igor Monsellato (Principal Investigator). Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo – Alessandria.
Prof. Luigi Boni – D.ssa Elisa Cassinotti – D.ssa Ludovica Baldari. Ospedale Maggiore Policlinico, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Milano
Dott. Davide Cavaliere – Dott. Leonardo Solaini – Prof. Giorgio Ercolani. Ospedale Gian Battista Morgagni – Luigi Pierantoni – Forlì
Dott. Ugo Elmore – Dott. Roberto Delpini – Prof. Riccardo Rosati. Ospedale San Raffaele IRCCS – Milano
D.ssa Alba Fiorentino – Prof. Nicola De’ Angelis – D.ssa Alessia Surgo. Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale Miulli – Acquaviva delle Fonti (Ba)
Dott. Emilio Morpurgo – D.ssa Tania Contardo. Ospedale Civile Pietro Cosma – Camposampiero (PD). Ospedale Sant’ Antonio – Padova
Prof. Carlo De Nisco – Dott. Fabio Pulighe – Dott. Antonio Cruccu. Ospedale San Francesco – Nuoro
Dott. Graziano Pernazza. Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata – Roma
Dott. Roberto Perinotti – Dott. Roberto Polastri. Ospedale degli Infermi – Biella
Dott. Federico Perna. Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi – Firenze
D.ssa Daniela Rega – Prof. Paolo Delrio. Istituto Nazionale Tumori – Fondazione Pascale – Napoli
Dott. Giacomo Ruffo, Prof. Filippo Alongi. Istituto Sacro Cuore Don Calabria IRCCS – Negrar (VR)