Covid

Covid: i medici e gli infermieri italiani candidati al Premio Nobel per la Pace

18 Settembre 2024

Da Oslo è giunto il gradimento per la candidatura del corpo sanitario italiano al premio Nobel per la pace 2021. Bisognerà ora aspettare dicembre per il responso finale.

Medici, infermieri ed operatori sanitari italiani sono stati ufficialmente candidati al Premio Nobel per la Pace 2021. Un importante riconoscimento per il loro grande e smisurato impegno, ma anche la dedizione ed i sacrifici, in questo durissimo anno di emergenza, segnato dalla pandemia. “Tutta Italia non vi ringrazierà mai abbastanza ed è pronta a fare il tifo, ma comunque vada per noi avete già vinto” ha scritto in un post su Facebook il governatore della Liguria, Giovanni Toti, commentando la notizia.

A proporre ufficialmente la candidatura, secondo il protocollo, è stata Lisa Clark, co-presidente dell’International Peace Bureau e vincitrice del Nobel per la Pace nel 2017 per il suo impegno per il disarmo atomico. La statunitense, che vive in Toscana, durante l’epidemia ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia ed ha spiegato: “L’abnegazione del personale sanitario italiano è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitaro non ha pensato a se stesso, ma a cosa poteva fare per salvare gli altri”.

La Fondazione Gorbachev, che ha promosso l’iniziativa, ha spiegato: “I sanitari ha fatto ricorso ai possibili rimedi da medicina di guerra, combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo da loro. Il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare la gravissima emergenza sanitaria”.

Proprio nel comparto della sanità il bilancio delle vittime di questa tragedia è altissimo ed in continua crescita: i medici deceduti per Covid, contratto nell’esercizio della propria professione, sono 330, ai quali si aggiungono 80 decessi tra infermieri ed infermiere. Restano inoltre imprecisati i numeri relativi ai decessi del personale ausiliario in servizio presso le strutture ospedaliere e le Rsa.